giovedì 31 gennaio 2008

Costruire

Chiudi gli occhi

immagina una gioia

molto probabilmente

penseresti a una partenza



ah si vivesse solo di inizi

di eccitazioni da prima volta

quando tutto ti sorprende e

nulla ti appartiene ancora



penseresti all'odore di un libro nuovo

a quello di vernice fresca

a un regalo da scartare

al giorno prima della festa



al 21 marzo al primo abbraccio

a una matita intera la primavera

alla paura del debutto

al tremore dell'esordio

ma tra la partenza e il traguardo



nel mezzo c'è tutto il resto

e tutto il resto è giorno dopo giorno

e giorno dopo giorno è

silenziosamente costruire



e costruire è potere e sapere

rinunciare alla perfezione



ma il finale è di certo più teatrale

così di ogni storia ricordi solo

la sua conclusione



così come l'ultimo bicchiere l'ultima visione

un tramonto solitario l'inchino e poi il sipario

tra l'attesa e il suo compimento

tra il primo tema e il testamento



nel mezzo c'è tutto il resto

e tutto il resto è giorno dopo giorno

e giorno dopo giorno è

silenziosamente costruire



e costruire è sapere e potere

rinunciare alla perfezione



ti stringo le mani

rimani qui

cadrà la neve

a breve







Niccolò Fabi, Costruire
http://www.youtube.com/watch?v=U-oaiz92E9Q


Probabilmente non sarà un pezzo che segnerà la Storia della Musica...ma a me piace ed è di grande ispirazione.

martedì 22 gennaio 2008

Sondaggi,cene e...tartarughe!

Il popolo del Web si è pronunciato...i conti non tornano come al solito, ma tutto sommato chissenefrega. E nei giorni in cui sembra che il secondo governo Prodi vada a farsi benedire, nei giorni in cui c'è chi auspica elezioni anticipate, governi tecnici e referendum...noi della Compagnia abbiamo scelto: la maggioranza vuole comprare un nuovo PC alla Cate milanese doc. Forse in cuor suo "la nostra promessa sposa" (ricordate "quel ramo del lago di Como...") sperava in una nostra ulteriore spinta per il matrimonio, ma si sa...chi fa da sè fa per tre...o no?



Nel frattempo Robert DeMinkio lavora, compra mobili...e si ritrova la mail piena di "monnezza" (leggere l'ultimo commento del post precedente per capire...)!



Ultimamente ci sono state tante cose da raccontare. Due cene luculliane. Una serata di festeggiamenti in quel di San Lorenzo. E naturalmente scambi di e-mail, battute, aneddoti e macchine euro 4 che dopo un anno di vita sono più vecchie di mio nonno e mia nonna messi assieme.

Ma andiamo per ordine. Primo quesito: ma perchè tutte le volte che si decide di andare a mangiare una pizza poi va a finire che si mangia (nella migliore delle ipotesi) la pizza e una serie di piatti che solo a leggerli nel menù il fegato prende le valigie e ti saluta?

Così è successo la prima volta. Quella sera avevamo deciso che, per una volta, dovevamo avvicinarci dalle parti di Silvia. Solo per una pizza. E magari un tiramisù di Pompi. Io e Sara arriviamo all'appuntamento con L&L e Davide con un quarto d'ora di ritardo. Calcolando che la pizzeria (dopo scoprimmo che era anche ristorante) ci avrebbe tenuto il posto solo fino alle nove e che Dave e Silvia erano in loco per fermare il tavolo e che erano le 8:25 e noi stavamo partendo ora, le parolaccie che Lorenzo e Davide mi inveivano contro non mi parevano così esagerate. Incredibilmente però, riusciamo ad arrivare puntuali al ristorante e, cosa ancora più incredibili riusciamo a parcheggiare in soli 2 minuti (si calcoli che la zona in questione è via Tuscolana...e non devo aggiungere altro!). Entriamo, ci sediamo, ordiniamo... 3 fiori di zucca, 3 filetti di baccalà, 5 supplì, 5 crocchette, due porzioni di olive ascolane e due di mozzarelline, 7 bruschette, e un "tagliere di salumi" con formaggio, salame, mortadella, cinghiale, salciccia, ed ogni ben di Dio! Acqua ( ...a garganella), coca cola (che non gonfia per nulla!), birra...

Io e Davide poi ci superiamo... pizza bufala e mortadella...delicatiSSSSSima! Gli altri tra margherita e 4 stagioni. Si parla, si mangia. La cena è tranquilla e piacevole. Dave poi è il vero mattatore. Da quella sera in avanti infatti, o tace (perchè è preso in giro) o sentenzia (neanche parla...sembra la Cassazione).

Alla fine della cena ci alziamo, paghiamo e corriamo da Pompi dove ci aspettano circa 200 persone. Esagero? No, è vero...erano 300...e tutte in doppia fila poi! Il tiramisù però era spettacolare. Davide avrebbe anche gradito qualche spedizione verso locali notturni, ma ormai tanto c'è abituato: quando esce con i nonni dei Parenti (che saremmo io, Sara, Dave, Silvia...insieme agli ormai celeberrimi L&L) massimo alle due tutti a nanna. In realtà Laura ci spera ancora che la sua dolce metà prima o poi mantenga la promessa e la riporti a ballare, ma si sa: la speranza è l'ultima a morire.

Altro giro, altra corsa. Stavolta però, ai magnifici sette vanno considerati anche Giampo e signora. Sempre perchè decidiamo e prenotiamo, perchè siamo persone previdenti e perchè le cose le decidiamo con largo anticipo, ci ritroviamo alle 8 e un quarto sotto casa di Sara senza una metà, senza una prenotazione, con due Ford Fiesta (che sarebbero, di lì a poco, diventate 3) e con una sola idea fissa in testa: aiutare Silvia nella sua prima settimana di dieta. Cascasse il mondo avremmo mangiato solo la pizza! Alle nove arriviamo al ristorante. Sabato sera, pizzeria/ristorante...senza prenotazione... 9 persone affamate. Il padrone (che mi conosce da una vita) mi fa:"Simò, bello de casa, c'è da aspettà...parecchio!". Ed io:"Gianfrà, tranquillo, solo dimme quanto perchè se so due ore me ne vado a mangià da qualche altra parte". Lui:"Prima delle dieci hai il tavolo!". "Aspetto!".

Devo dire che è stato di parola: alle dieci eravamo già seduti al tavolo. Solo che non ho mai detto, mai raccontato e mai scritto, che Noi della Compagnia siamo gente di parola. 4 gnocchi pachino e spigola, uno gnocco allo scoglio e uno ai 4 formaggi, 3 arrosti misti di pesce comprensivi di: una spigola a testa, un calamaro gratinato, una mazzancolla e qualche "pulpettiello" arrosto più patate al forno. Antipasti misti: bruschetta, supplì e crocchette, patata al forno. Acqua e vino. 3 millefoglie e una cialda al gelato. Grappa e limoncello.Per noi. Silvia: una margherita! Certo che alle volte il Signore è proprio ingiusto: oltre a dover sopportare Dave, ora deve sopportare anche gli amici...dove sarà la giustizia Divina?

All'uscita dal ristorante si decide anche della festa di Alessia. Sabato 19. Tutti a San Lorenzo. Pub caotico, ma con un cameriere che, parafrasando i Profilax, era il più frocio de Los Angeles. birretta, quattro chiacchere, un pò di risate. E dato che dopo tempo immemore eravamo stati bravissimi e non eravamo stati a cena fuori ci siamo premiati. Cornetteria e tanti dolci...e Silvia sempre più contenta!

Due o tre riflessioni per concludere. La prima: ma secondo voi con tutto quello che magno me devo stupì che poi stò una settimana a casa col mal di pancia? La seconda: ma Caterina si è portata su il sole? E no perchè ci racconta di gite sui navigli, di montagne innevate e di giornate terse. Quindi delle due l'una: o sta eseguendo il suo mantra personale per autoconvincersi o c'hanno sempre raccontato tante Minchiate su Milano e dintorni...


Terza: Dave sei un fenomeno... e tu sai perchè!






P.S. PG se ci sei batti un colpo!




P.P.S. Fabio ed Anna: siete spariti!!!!!!!!!!!Che fine avete fatto?




P.P.S. Daviduccio...tiette pronto che appena recupero andiamo a cena insieme ...e tu sai che vuol dire! Nel frattempo non mi odiare...ma lo sapevi che prima o poi l'avrei fatto, no?

martedì 15 gennaio 2008

Salva una Caterina anche tu...

Ci sono state quelle anti-Berlusconi. Ci sono state quelle contro la pena di morte. Quelle per la salvaguardia dell'ambiente e delle creature che lo popolano. Ci sono state quelle per le quote rosa e quelle per l'aborto. Quelle per il divorzio. Quelle per salvare le foche monache.
E' arrivato il momento di fare qualcosa di importante per noi della Compagnia. E' importante che tutti noi, visto il nostro spiccato senso civico, prendiamo una posizione. Vi invito quindi a partecipare alla petizione:



SALVATE CATERINA! AIUTIAMOLA!!



Avete fatto caso come da quando è ritornata su a Milano dal suo terribile uomo (Robert de Minkio) nessuna mail, nessun commento ai post, nessun commento sul forum...
Aiutiamola ragazzi. Gli amici si vedono nel momento del bisogno.

Per questo dico ( e spero che vi uniate a me): Minkio lascia il PC anche a Cate!



giovedì 10 gennaio 2008

...Però io so stata tanto male....

La mia atavica sfiducia verso l'altro in generale mi porta sempre a diffidare. Quando ho cominciato a spargere la voce dell'apertura del blog la risposta più gettonata è stata: "Fico, lo metterò tra i miei preferiti!". Non avevo molti dubbi che ciò accadesse, d'altronde si perdono dai 3 ai 5 secondi per fare un'operazione del genere. La cosa che, invece, mai avrei sperato era vedere come le persone entrano in questo piccolo spazio, leggono e addirittura scrivono un commento! Certo, c'è ancora tanta gente (vero "Bella Napoli"??!) che deve essere pregata, ma se tutto sommato fino all'altro giorno ero soddisfatto, oggi sono addirittura esterrefatto. Una sorpresa ad esempio è venuta da Sonia che ha commentato più di un post, ma anche tutti voi della Compagnia siete stati una piacevole sorpresa. No, mai avrei pensato ad un abbandono da parte vostra, ma neanche tutta questa partecipazione.
Ieri sera però, più precisamente alle 18:01, c'è stata un'altra bellissima e graditissima sorpresa. Toh, un commento di una persona che non fa parte della Compagnia (anche se lo meriterebbe!).
Parafrasando Montalbano... Mettetivi comodi perchè voglio contarvi una storia.

La ragazza in questione (facciamo così, per ora manteniamo l'anonimato) è una di quelle figure che hanno segnato il corso della mia esistenza. Un pò perchè (ma soprattutto: chissà perchè) l'ho sempre stimata, un pò perchè anche con lei siamo cresciuti insieme e un pò perchè come me sembra avere un caratteraccio ed invece...ce l'ha!No scherzo...è carinissima.
Come in quasi tutte le storie di amicizia che riguardano il sottoscritto, cominciamo il nostro rapporto litigando e standoci anche un pò sui maroni. Piano, piano però le qualità (ma ce ne sono?) dell'uno e dell'altro vengono fuori. Forse il segreto della nostra amicizia è che non ci piacciono le stesse persone? (Sono sicuro che questa a qualcuno la devo spiegare, vabbè...). O forse perchè gli opposti si cercano sempre come il polo positivo e negativo di un magnete? O forse perchè alla fine non si è poi così diversi?
Per questioni di cuore rivolgersi a lei. Dopo la mia prima vera brutta batosta, avevamo circa 20 anni, l'amichetta mia viene a prendermi a casa con la sua uno bianca. Meta: tristissimo pub a Casal Brunori (lo so che non sapete neanche dove minchia sia, però non è colpa mia se non conoscete Roma) buono però per serate "sfogo" come quella che mi (ci) attendeva.
Arriviamo al pub e, secondo me, la signorina (...ci tiene!) si era già pentita di avermi invitato ad uscire. Alzi la mano chi non conosce quanto posso essere pesante quando ho il morale sotto i tacchi. Quindi potete immaginare tutti.
Comunque, ordiniamo da bere (una guinness per lei, una chiara doppio malto per me...ancora me lo ricordo) e qualche stuzzichino (i soliti pistacchi e olive). Comincio la tiritera e incosciamente penso:"Ma guarda che amica che ho...mi sta a sentire, mi capisce, mi sopporta, non mi lascia mai solo!". La inondo di parole, di tantissimi come, di una moltitudine di perchè, di forti come ha potuto. Ad un certo punto la domanda cruciale:"Tu che ne pensi?" e lei, con lo sguardo di chi si è appena svegliato da un sonnellino pomeridiano, con la tranquillità di chi non ha carichi pendenti con la propria coscienza, con la sottile ironia di chi il problema non lo vede proprio, mi fà:"Peccato che questo pub non sia conosciuto perchè la birra è ottima!".
Il mondo che mi crolla...attimi di suspance (mamma mia 'sto corso d'inglese)...e poi una ricca risata! Oppure di quella pasquetta...vabbè lasciam perdere. Che è meglio.
Come descriverla? Avete presente il dizionario Garzanti italiano-inglese inglese-italiano?
Diciamo che quando penso a lei non so se devo rifermi alla parte italiana o a quella british. E non perchè voglia fare la dandy a tutti i costi, no, è solo perchè ha una mamma inglese e un papà italiano. A seconda delle circostanze preferisce adottare una parte o l'altra. Volete farla andare in bestia? Confondete il Galles con l'Inghilterra, ditegli che gli irlandesi sono il popolo anglosassone che amate di più o che il Grande Pyson è per lei quello che il Big Ben è per i londinesi. A scelta una delle tre...fate voi! Volete che diventi un'assassina? Toccatele la famiglia...in qualsiasi modo. Oppure trasformatevi da turisti tedeschi/francesi/spagnoli a Roma, rivolgetele una domanda in inglese e poi, dopo aver ascoltato la risposta, criticatela per il suo scarso inglese! Tifosissima della Roma, gelosissima del fratello (più piccolo). Insieme al ragazzo (tra l'altro anche lui un mio grande amico) compagna di ottime mangiate. Al ristorante, a casa, in agriturismo, in pizzeria, al lago, al mare, in montagna e in collina, con il sole, con la notte, con la nebbia, con il freddo, con il caldo, con la neve...no con quella ce manca, insomma dovunque, con qualsiasi situazione psicologica e ambientale, noi quando ci vediamo dobbiamo mangiare. Non è stato sempre così, ma la tendenza ha avuto una notevole accelerazione man mano che passava il tempo. Sapevo che leggeva il blog. Non ero sicuro della frequenza con la quale lo faceva, ma sapevo che di tanto in tanto veniva a sbirciare tra queste pagine. Ieri, alle 18:01 appunto, sorpresa delle sorprese. E come al solito non è riuscita a non prendermi per il culo (doppia negazione afferma!). Come ai bei vecchi tempi in cui non facevamo altro per tutto il giorno (certo che studiare mai, che finaccia). Ci sarebbe, parlando di lei, la voglia di citare versi, conclamare fatti ma la cosa che più ci terrà uniti sarà (come tra l'altro scrive lei nel commento) che è stata tanto male! Da ben tre anni, infatti, è questo il tormentone dell'estate (e non solo) che in ogni occasione salta fuori...e che ci fa sempre sbellicare dalle risate.
E non è che prima le cose erano tanto diverse. Infatti il minimo comun denominatore delle nostre infinite (quanto belle) chiaccherate è sempre stato: si vabbè, le cose so due...poi va a sapè qual'è quella giusta!



Naturalmente ci sono tante cose che mi legano a lei. E nessuna deve in qualche modo uscir fuori. Sono nostre. E come in ogni rapporto speciale, è giusto conservarle in un angolo speciale del cuore...



P.S. Ma poi te sei ripresa, vero Jennifer?

P.P.S. Ma quando te sposi Er Pyson me inviti, si?

lunedì 7 gennaio 2008

Una telefonata

Tornando a casa dopo una lunga giornata di lavoro e una dura sessione in palestra noto sul viso di madre un leggero sorriso. No, non era un sorriso ma qualcosa di più. Avete presente la faccia di un bambino che ha appena commesso una marachella? O quella di quando ha mangiato un pò di cioccolata di nascosto?
Non gli do soddisfazione. Entro e faccio finta di niente. Anche perchè penso: se è qualcosa che mi vuol dire non tarderà a farsi viva. E infatti puntuale come il cannone del gianicolo a mezzogiorno eccola che bussa alla porta di camera mia.
Ti devo dire una cosa...maddai?! Oggi pomeriggio ha telefonato Francesca. Mia sorella non poteva essere (mi avrebbe chiamato direttamente), non rimaneva che "quella" Francesca. Maddai? faccio io tra l'emozionato e il preoccupato. Si, fa mia madre, mi ha lasciato il suo numero di telefono.Puoi telefonare a qualsiasi ora.

Mangio una fettina parlando con Sara. Racconto l'antefatto e le dico che gli avrei fatto sapere più tardi. Mamma mia...quanto sarà che non sento Francesca? Ehhhh di più. Eppure lei è sempre stata presente. No, non con voi della Compagnia no. Ma in come sono io.
Voi dite che ho un caratteraccio? Beh avrei voluto vedervi al posto di Francesca.

Siamo cresciuti insieme. Quando l'ho conosciuta io avevo 12 anni. Lei qualcuno in più (non tanti è...eppoi di una signora non si dice MAI l'età!). Ero la mascotte del gruppo. Il più piccolo. Quello da difendere e da perculare. Quello da proteggere e da coccolare. Ed infatti, insieme ad un'altra ragazza di nome Elena, Francesca è stata contemporaneamente la mia migliore amica, una seconda mamma, una sorella maggiore. La prima vacanza da solo? A Gardaland insieme a lei, Elena e Cristian. La prima sigaretta? Insieme a lei. La prima litigata seria? Con lei.
Penso che le parole:" Quando passo io tu mi devi dare tanto di cappello!" oltre a risuonare ancora per via Sant'Arcangelo sono ancora nelle sue orecchie fuse con le risate che dopo ci siamo fatti insieme. E la patente, la macchina, il sabato sera a viale trastevere ad inseguire una peugeot 205...
Quanto le piaceva stuzzicarmi! In tutti i modi. E io quanto mi incazzavo. Eppure guai a chi mi toccava Francesca. Guai a chi mi toccava Elena. Loro potevano permettersi di dirmi cose che nessuno (neanche le mie ragazze di allora) poteva. E io magari a loro.Ma in quella cucina nell'appartamento al terzo piano quanti pianti, quanti risate, quante confidenze, quanti pettegolezzi, quanti vaffa e quanti auguri ci siamo fatti?
Poi la vita, come spesso accade (ma è proprio la vita? o siamo noi che ad un certo punto molliamo un pò la presa?), ci ha portato piano piano a vederci meno. Ci volevamo meno bene? No assolutamente. L'Amicizia, quella con la A maiuscola, non ha mica bisogno di vedersi tutti i giorni. E neanche di sentirsi. Solo percorsi di vita paralleli. Io sempre più preso dall'università. Lei sempre più presa con un ragazzo che è riuscito a rubarle il cuore.
E così eccomi davanti al cellulare. Il numero l'ho già composto. Solo che tutto questo e tanto, tanto altro, mi gira nel cervello. Ma ce l'ho il coraggio di schiacciare l'invio? Si, ce l'ho. Squilla. 1, 2 poi all'improvviso un "Pronto?"...e la sua voce. No, non l'ha cambiata. Sono cambiate tante cose da quando eravamo due adolescenti che crescevano insieme, ma la voce, quel particolare timbro è sempre lì a ricordarci le cose buone della nostra esistenza.
E ci rimettiamo a parlare. Novità. Quanto tempo. Ti sei laureato. Chiedo sempre di te. Cristiano ha tre anni. E poi è un raccontare e ricordare che è giusto resti nella mia mente. Come credo sia rimasto nella sua.

Il 12 Aprile si sposa. Ha ripensato a me. Che onore. E allora questo post è per lei. Per dirle non solo che sarò lì qualsiasi cosa succeda, ma per dirle anche che se oggi sono come sono, e sono quel che sono, con i miei pregi e con i miei difetti, è anche grazie ad una persona che per ben 13 anni ha camminato con me fianco fianco...

domenica 6 gennaio 2008

Riassunto e inizio

Ero in debito. Vi avevo promesso post e post sulla festa di Davide, sul rientro dei coniugi DENDRIA a Roma, sul Natale, sul Capodanno e naturalmente sulla mia festa di compleanno...cerchiamo oggi di mettere tutto a post con un post che, preso in seria considerazione il suggerimento/critica/pensiero/riflessione...o parabola... del Robert De Niro della Padania, vuole essere un riassunto/spunto per i vostri commenti.



Cominciamo quindi con la festa del nostro "amico delle donne" Davide. Aveva deciso di festeggiare il suo compleanno con la sua cuginetta mischiando così i due gruppi di amici. La sala presa per l'evento era abbastanza grande. Tavolini, illuminazione, tavolo con consolle da DJ (very professional), caminetto acceso come riscaldamento e cibo e bevande (alcoliche e non) a volontà.

Bella musica, bella gente e l'incursione, direttamente da Milàn del lumbàrd più romano della Padania. Certo, vederlo da solo senza Cate fa sempre un certo effetto. Anche perchè da solo 'ndo và? Ma dopo mesi di totale assenteismo da blog, forum, msn, telefoni etc vederlo in carne e ossa ci ha fatto piacere.

Davide si è cimentato (come ai bei vecchi tempi) alla consolle riscuotendo anche un certo successo. Il problema viene quando se mette in testa de fa l'alternativo e allora comincia a piazzare musica imballabile e la pista si svuota impietosamente...

Ah dimenticavo. E' proprio in concomitanza con questa occasione che Anna "Bella Napoli" ha inaugurato il viaggio "tocca e fuggi". Nel senso che viene nella Capitale per quelle 4-5-6 ore e poi con molta naturalezza (come se prendesse la metro da Termini a Cavour) riprende il treno e se ne rivà....Certo è che se non sono matti non ce li vogliamo. O no?

Il periodo pre-natalizio è stato molto tranquillo. Tutti non vedevano l'ora di arrivare al 21 dicembre. Quella data significava infatti almeno una decina di giorni di ferie.
26-27-28-29 sono state tutte giornate dedicate alla ricerca di come festeggiare il Capodanno. Una cosa sola è certa a questo mondo: la morte. Da quest'anno sono diventate due: la seconda è che il gruppo della Compagnia decide i festeggiamenti per Capodanno il 29 dicembre anche se ne comincia a parlare un paio di mesi prima!
Si opta per la residenza romana del Robert De Niro padano. Cate, come al solito splendida, è riuscita a deliziarci con: lasagna al ragù, lasagna al pesto, polpettine al sugo, cotechino e lenticchie, mousse al cioccolato e crema....non mi ricordo ma era buonissima! La serata ha visto anche 2 incredibili rientri nel gruppo. Due figliol prodighi tornati all'ovile: Giampo (con signora) e PG (senza signora).
Unico assente (giustificato): Fabio The Fox. Fuochi artificiali, trenini e karaoke hanno scandito il ritmo della serata fino a che... problemi di stomaco (del figlio di un vicino) alle 4 del mattino ci hanno bruscamente riportato alla realtà!

Il primo vegeto...come il resto del gruppo. Il due compio gli anni: 32 primavere. E so sempre er ghepardo de na volta!

Festeggio con tutti il 4. Birretta a trastevere. Regali centratissimi da parte di tutti: i-Pod da parte della compagnia. CD di Ligabue da parte di sorema! E un' Eneide, stampata nel 1814, che da inizio alla mia collezione personale di rare edizioni e libri antichi, da parte di Sara.
E l'uomo campa...MEGLIO!


P.S. Un ringraziamento a parte ad Anna "Bella Napoli" che con uno dei suoi viaggi tocca e fuggi è stata presente ai miei festeggiamenti.

P.S.S. Stè so stato abbastanza sintetico?