giovedì 16 dicembre 2010

Credo

Credo nell'Amicizia; credo nell'Amore, quello vero, quello che ti porta in posti dove nessun altro arriverà; credo nel sorriso di una Donna; credo nell'Arte; credo nella Musica; credo al suono della chitarra di David Gilmour; credo nei rapporti Veri; credo nella destra e nella sinistra come parti opposte della stessa medaglia; credo nella Via di Mezzo; credo alle stelle che vedo tutte le sere dal mio "balconcino"; credo ai lanci di Di Bartolomei, alle movenze del "Principe" Giannini, ai colpi di testa di Gabriel Omar Batitusta, alle finte di Cafù e ai doppi passi di Candela; credo al Capitano...mio Capitano; credo alle persone serie (ce ne sono poche, ma esistono); credo alla Verità; credo alla Bontà; credo alla voglia di cambiare le cose; credo al "non arrendersi"; credo alla voglia di aiutare senza nulla in cambio; credo che non si può sempre perdere; credo in Dio; credo nei Miracoli (intesi come soprannaturale e come naturale); credo nella Follia; credo nelle Passioni.


Credo in tante altre cose.


Credo....


...ma forse son rimasto il solo. Credo.

venerdì 3 dicembre 2010

Questo sarà il primo e ultimo post non scritto da me (e di conseguenza anche il più bello). A me è piaciuto molto. Perciò lo pubblico.





Fatene quel che volete; se Vi piace e trovate un posto, pubblicatelo, se non vi piace, potete buttarlo... Insomma, vedete Voi. Io Vi autorizzo in ogni caso.

Ho tolto il parabrezza....

Ho indossato il paraschiena... gli occhiali da moto, il casco ed i mezzi guanti....

Ho messo in moto, ho sbloccato le sospensioni, tolto il freno a mano.

Si parte da Piazza Sempione; un gioiellino, un quadrato incongruo, in mezzo ai palazzoni...

Acceleriamo, si parte...

Via Nomentana... Villa Paganini, l'Ambasciata di Libia, Villa Torlonia, la Casina delle CIvette...

Già, ma Voi, che ne potete sapere...

Non si corre, non si supera scavalcando le macchine, non si passa sulla riga di mezzeria, non ho fretta, non abbiamo fretta, possiamo metterci tutto il tempo che vogliamo....

Porta Pia, sembra che il Bersagliere di bronzo si volti verso di noi e ci saluti, ma non può essere, lui sta li, immobile nella sua pelle marrone, da più di cent'anni... un'apparizione incongrua, un bersagliere che non corre...

Corso d'Italia; "cosa sono quelle mura, scusi?"... "Quelle? Quelle sono le Mura Aureliane, la cinta di Roma..."... "Ma come... sono spezzate per farci le strade, tagliate per farci dei varchi...."... "Che le devo dire, signora?"....

Acacie Selvatiche grandi ed alte che sembrano querce, Piazza Fiume, la RInascente, Via Salaria...

C'è traffico... ma che importa... io sto in sella al mio scooter, intorno a me ci sono gli amici... mi sento come se portassi un Angelo, dietro di me... magari sto dando un passaggio all'Arcangelo di Castel Sant'Angelo... speriamo tenga la spada nel fodero...

Porta Pinciana, Villa Borghese... Pini Alti come giganti... Pini alti come Gru su una gamba sola, una gamba sottile sottile che sembra perdersi nel cielo, e poi, improvvisa... una chioma... la testa di un rasta...

Giù per il muro torto, sempre andando piano... prendersi il gusto di sentire le ruote che rotolano sull'asfalto, assecondare le curve piegandosi dolcemente....

Piazzale Flaminio... siete mai riusciti a passarci, senza almeno guardare, anche solo per una sguardo veloce, Piazza del Popolo?

Che il Popolo non c'entra niente... la Piazza si chiama così perchè anticamente lì c'era un bosco di Popli... il nome che la gente dava ai Pioppi... e ce n'era uno gigantesco... il Poplo... ecco, perchè si chiama piazza del Popolo

Adesso di gigantesco c’è l’obelisco... “è vero che le due chiese sono identiche?”... Oddio! Chi ha parlato? L’Angelo? Ah no... è una voce nella mia testa... il ricordo di me bambino che passeggia con il suo enorme papà, che lo tiene per mano, e gli fa domande domande domande....

No... mi risponde papà... è come il gioco della Settimana Enigmistica “Aguzzate la Vista”... Tra le due chiese ci sono delle differenze, riuscite ad indovinare quali? Tra 7 anni e 47 anni... in 40 anni non sono riuscito a trovarle....

Lungotevere Arnaldo da Brescia, lo Scalo De Pinedo, il Barcone ristorante.... È rosso... che inchiodata...

Enorme, il Ministero della Marina... anche qui, si può passare, senza guardare in alto, quelle Ancore che non esiste una barca così grande da poterle usare?

Via, si gira... Piazzale delle Belle Arti, Valle Giulia....

Vedi, Angelo? Qui ci vengono degli Angeli come te... però loro si sporcano ogni sera... vendono il loro culo in cambio di un panino o poco più....

Si, Angelo, proprio qui, di fronte al Museo Etrusco... Pare che anche per gli Estruschi non fosse un problema, fare certe cose... ma certo, non lo facevano per una birra... A proposito, Angelo... qui un mio Amico di gioventù una sera c’è venuto, ha raccolto un Angelo... sai, voleva offrirgli una Pizza, una birra... ed in cambio, voleva credere di poter essere un Angelo anche lui...

Solo dopo tre giorni l’ha ritrovato la figlia... la testa era sotto al letto, spaccata da due colpi di accetta...

Perchè a Roma ci sono anche Angeli assassini, sai?

Piazza De Thorvaldsen, La Facoltà di Architettura, La GNAM...

Mi sembra ancora di veder volare i lacrimogeni, di sentire la puzza acre e le sirene acute, che violentano le orecchie... Mi sembra di leggere le parole di Pasolini “tra Voi, figli di Papà, ed i poliziotti, io scelgo questi, che sono la vera espressione del popolo...”

Avevo 7 anni... era il 1968...

L’ingresso di Villa Borghese... eccolo, di fronte a me... ogni volta, troppo poche volte, mi sembra di attraversare i cancelli del Cielo...

Largo Pablo Picasso... e via, adesso accelero... voglio sbigarmi, tra poco chiudono i cancelli...

La puzza mi colpisce forte, i rumori sono nell’aria...

Appena in tempo... le tartarughe, le carpe, gli Ara, i penna gialla, è nata la giraffina, e i versi dei leoni, gli ululati dei lupi, i bramiti dei cervi... è questa l’ora che lo zoo si sveglia... sta diventando sera...

Signori, prego, accomodatevi, dobbiamo chiudere i cancelli...

Va bene... quel che volevo l’ho avuto... io non voglio vedere animali prigionieri... ma voglio sentire la puzza del loro sterco, sentire le loro voci... questo National Geographic non me lo dona...

Lasciamo qui gli scooter? Si dai, chi li tocca?

I cingalesi stanno lavando il furgone dei panini.

Ci affacciamo sulla valletta dei Cani? Si... guarda... che meraviglia... s’io fossi cane, scapperei per viver qui...

Via dell’uccelliera, Parco dei Daini, la Meridiana, Viale dei Mascheroni, Viale dei Sarcofaghi, eccola, lì, bianca, grande, fredda e regale... Villa Borghese... si, Villa Borghese, quello intorno è il parco che la circondava... una famigliola, abbastanza ricca da avere un parco immenso dentro la città, ed un giardino alle spalle... il Parco dei Daini...

“Regà, lo sapete che qui dentro ce stà la statua de ‘na mignotta? L’ha fatta er Canova, la stuatua de Paolina Borghese, era la sorella de Napoleone, che l’aveva sposata ppe forza cor principe Camillo Borghese... però se dice che ‘sto principe ce l’aveva piccolo piccolo, e nun l’accontentava mai, allora Lei stava sempre a fasse scopà da tutti, nobbili e plebbei, ufficiali e sordati... e Napoleone se ‘ncazzava, ma je voleva troppo bene e la perdonava sempre...

Puro perchè alla fine era sempre l’unica che je rimaneva sempre vicina...

Pensa, che quanno a Napoleone je nacque er fijo, che lui lo voleva tanto, che aveva puro cacciato de casa quell’artra mignotta creola de Giuseppina, perchè nun je dava er fijo, Lei je fece na festa alle Tuilieries, che sarebbe stato er palazzo ìmperiale de Parigi..., se appresentò de fronte a tutti cò le zinne de fori... perchè era ‘na festa in maschera”

“a Nasò, ma quante ne sai?”

Tante ne so... Amici miei ignoranti...

Torniamo indietro, piano...

Dai, si risale in scooter...

Ecco... Siamo già di nuovo al Tevere, attraversiamolo... Viale Mazzini, vedi? Quello è il cavallo... prima il bersagliere, adesso il cavallo... anche il cavallo della Rai, immobile in un nitrito angosciato e muto...

Finalmente, piazzale Clodio... VIAAAAAAAAA...... appena in tempo, giallo, rosso, saliamo su, dai, la Panoramica... come? Ah, si, Viale Dei Cavalieri di Vittorio Veneto... come? Ah, scusa... Viale Falcone e Borsellino... ma che vizio... non andava bene, Via La Panoramica?

Su su su su su, subito a destra, secchi, Monte Mario, lo zodiaco.... !

Eccola...

Quante volte l’avrò vista? No.. no... l’Amo, io LA AMO... eccola, questa gran mignotta di Roma... eccola... sdraiata nuda e sporca, di fronte a me... eppure, così, sporca, puzzolente, violentata... io mi sdraierei su di Lei, io non la violenterei, io ci farei L’AMORE... e dovessi morire mentre le sto dentro... morirei felice...

Qui vedo esattamente la stessa prospettiva della terrazza di casa mia..., domani invito due amici a mangiare a casa mia, in terrazza....

A sinistra... il reatino, il Terminillo... giro la testa e lo sguardo, come se accarezzassi da sinistra a destra, i monti prenestini, Monte Gennaro, Monte Celio, Guidonia, Tivoli... poi, lontani, i Simbruini... in fondo alla vallata... e poi i castelli romani, Rocca Priora, Montecompatri, MontePorzio, Frascati... se c’era vento, giù giù in fondo, a destra... vedevi il mare che rifletteva nel cielo la sua schiuma...

Sotto, Ponte Milvio, la Farnesina, L’olimpico, le piscine, l’aula bunker, la curva fangosa del Tevere, di là del Tevere, Villa Ada, l’auditorium, lo stadio Flaminio, la Moschea, ecco, ecco, uh... il Colosseo, il Vittoriano...

Ma guarda, pure qui si sta riempiendo di lucchetti... di scritte... ah no, c’è anche una coppia che ha attaccato l’ode di Dante a Beatrice... però! Basta non guardare per terra nel vialetto, tra merde e bottiglie, cartacce e sporco... ma perchè, perchè, cazzo, perchè? Ragazzini troppo rumorosi si avvicinano, le ragazze peggio nei maschi nel loro esibizionismo, nella volgarità... iniziano a graffiare la balaustra con le chiavi per scrivere le loro banalità stupide inutili da libro di Moccia...

Torniamo giù?

Si, dai... Via Trionfale... ecco Villa Miani... lo sapete che Totti qui ci ha fatto la festa del matrimonio? 400 invitati? Boh, ma ce ne frega qualcosa? A me no...

Ecco, via Cipro, Piazzale degli Eroi, L’Olimpica, per meglio dire... si passa sotto il trenino che entra al Vaticano, eccolo lassù, Stato nella Città, con le sue mura imponenti, con i suoi riti chiusi, protetti e segreti....

Il Viadotto, la curva, da ragazzo si contavano le foto ed i mazzi di fiori per i motociclisti che qui venivano a fare le gare di accelerazione, senza casco, i Suzuki z80 e i Kawasaki... ogni tanto qualcuno non si fermava in tempo...

Ecco, siamo in mezzo a Villa Pamphili... certo, oggi, in un giorno, in poche ore, Villa Borghese, Villa Ada da lontano, Villa Pamphili...

Scoiattoli, Nutrie, Volpi... Marmott... no, le marmotte no, e che caspita, mica stiamo in montagna, qui... a che gli serve uno zoo, a Roma? Non gli bastano tutti ‘st’animali?

Si scende veloci giù per circonvallazione Gianicolense, via, via, davanti al San Camillo, poi a destra, Ponte Bianco... Via Oderisi da Gubbio...

Angelo, lo vedi quel Bar? Io sono cresciuto tra lì e lì... lo sai quando ero ragazzo io, chi ci stava a quel bar, nel gruppo accanto a noi? Quelli della Banda della Magliana... Carminati, Er negro... e tutti gli altri...

Mangiamo? Si dai? Dove? Alla Città del Gusto?....

In fondo a quella strada c’è la casa di mia zia... adesso sta sul letto, non sta bene....

“Ecco, Ponte Marconi, le mignotte ed i trans... regà, annamo a vedè la scola media? Si, ecchela... aspettate regà, devo guardà la finestra de mi padre... “

Angelo, la vedi quella finestra, quer terrazzo lissù? Ecco, lì dentro ce dorme mi padre... è vecchio, Angelo, è tanto vecchio... senti, io posso solo provacce, a daje ‘na mano... me ce dai ‘na mano puro tu? Come? Ah... nun poi fa gnente... ho capito, Angelo mio.. è destino... quanno sarà sarà... vabbè, armeno metti ‘na parola bona cor principale... che sia più tardi possibbile....

Annamo? Andiamo.

Via Ostiense, I mercati generali, Ozpetek, Accorsi e Margherita Buy, le Fate Ignoranti, il Gasometro, cos’è Papà? Un circo vuoto e senza telo...

Saturno Contro.

La Piramide... Ubriachi, questi Amici miei... lo sapete che cos’è la Piramide... no? E ti pareva... è la tomba di un macellaio dell’antica Roma, che barattò con l’imperatore ed i senato il diritto di avere un mausoleo dentro Roma, in cambio di fornire gratis di carne l’esercito... ma Voi lo sapete che i romani erano come gli Americani, oggi? Dovevano stare sempre in guerra... non era un fatto politico, era una cosa economica...

Ma quante ne sai, Nasò? Più di Voi sicuramente, ignorantoni...

Andiamo... Viale Aventino, San Saba, il giardino degli Aranci, la Fao... che lusso... certo, pure a quartieri, oggi, mica male... dal nomentano ai Parioli, a Prati, a Trionfale, a Monteverde... ed adesso, addirittura, l’Aventino...

Mannaggia ai SanPietrini....

Via via via via...

A sinistra il Circo Massimo, a destra il Palatino, vorrei avere due teste e quattro occhi, ma quante volte li hai visti? Non importa, non basta mai... che è lassù? Come, che è... è il monumento a Mazzini, che NON sta a Viale Mazzini... ma a Piazzale Ugo La Malfa... e che c’entra, una piazza a La Malfa a Roma? Niente, c’entra... pure perchè quella, prima... era Piazza Romolo e Remo... e loro si, che una piazza a Roma se la meritavano...

Via dei Cerchi, via Dell’Ara Massima... via via via... dai, Angelo, promesso... la prossima volta, monte Caprino e Via di San Teodoro te li faccio vedere... stai tranquillo Angelo, ti proteggo io, come da chi? Dagli stessi Angeli che stanno a Valle Giulia, a Monte Caprino ci stanno da 2000 anni...

Il Tempio di Vesta; qui c’era ‘nfoco, che doveva da sta sempre acceso... e poi, ‘n’vece, una delle sacerdotesse sei distrasse perchè stava a dà retta a Marte... er foco se spense, e sta mignotta, rea Silva, se chiamava, rimase puro ‘ncinta... poi je naquero dù Gemelli... ma lei nun li poteva tenè, allora li mise dentro ‘na cesta, e li diede ar tevere...

Er tevere fece fermà la cesta davanti a ‘na grotta... e dentro sta grotta ce viveva ‘na lupa... ma nun era na lupa animale... era ‘na mignotta, le mignotte all’epoca se chiameveno LUPE (da cui, LUPANARE)... che riceveva li clienti dentro ‘sta grotta... sta mignotta ciaveva pure un marito, che faceva er pastore, e arrotonnava cor lavoro della moje... ‘nsomma, pe falla breve... sti due se misero ‘n’casa ‘sti dù trovatelli... je misero nome Romolo e Remo... e la storia ebbe inizio...

Allora, dico io... ma se già PRIMA di Romolo e Remo c’era tutta ‘sta gente... ma che hanno fondato, ‘sti due? E poi... ma può essere che noi romani dobbiamo per forza discendere da mignotte, sia naturali che adottive... poi va a finire che ha ragione Calderoli.... non sia mai!

Lungotevere, Portico d’Ottavia, Giggetto, la Sinagoga, L’isola Tiberina...

“.... si nun sei praticoooooooo, d’aregge i moccoliiiiiiii, ppe lungotevere...... nun ce passààààààà....” Gabriella Ferri, coppie che si baciano nel buio dei platani che vestono il lungotevere....

Via Via...

Eccoci, lo vedete? È Castel Sant’Angelo... ma... ma... quello lassù... è l’Angelo... allora chi c’è dietro di me?

Pss... pss sono un Angelo, posso stare lassù e posso stare qui... però non parlarmi a voce così alta, o i tuoi amici penseranno che sei matto...

Vabbè, tanto, che non lo pensano già?

Piuttosto, Angelo... ma con quella spada, che stai facendo? La stai riponendo, o la stai tirando fuori... è vero che la stai riponendo perchè è finita la Peste che avevi mandato tu per punirci?

Con la spada sto facendo quel che tu meriti che io faccia....

MI corre un brivido per la schiena...

Vabbè dai...

Via della Conciliazione... San Pietro...

Un poliziotto sdraiato, si è sentito male... una ambulanza, niente di grave...

Regà, lasciate qui gli scooter... guardate... ecco... qui, da questi punti, vi trovate ESATTAMENTE al centro della prospettiva del colonnato... e invece di vedere tutte le file di colonne, per ogni fila ne vedete solo una, la prima.... questi invece sono le meridiane dello zodiaco, e l’obelisco segna con la sua ombra data dalla luna, il segno zodiacale del mese... lo sapete che quando tirarono su l’obelisco, le corde si stavano spezzando... allora, un operaio genovese, contravvenendo gli ordini del Papa, urlò “Bagna le FUNIIIIIIII”... capirai, lo arrestarono subito e lo volevano ammazzare... ma il Papà invece lo fece ricco... perchè con quel grido, bagnando le funi, riuscirono a tirare su l’obelisco...

“a Nasò, ma quante ne sai?”

E tre... SEMPRE più di Voi...

Piuttosto; quanto tempo è, brutti Atei sconsacrati, che non venite più all’Angelus, la domenica mattina? Io saranno 30 anni... che all’epoca la piazza era piena piena piena... adesso, se per caso la domenica lo fanno vedere in televisione... è quasi vuota... io ci sono tornato a fare la Veglia per Papa Karol... che io non sono mica religioso, anzi... ma che Vi devo dire... a non venirci ci stavo male... e quel giorno la Piazza era più piena che mai..

Via via... ecco Porta Cavalleggeri... dai, una infrazione piccola piccola... saliamo su, verso il Gianicolo...

Il Vascello... eccoci...

Madonna... è pieno di gente... troppa, andiamo avanti dai... arriviamo fino al faro... Come? Un Faro? A Roma???

Si, che non lo sapete? È dove si andava a fare le voci...

Le voci? Che voci?

Ma come, “che voci”? ma di dove siete voi? Di Frosinone?

Qui ci venivano Amici e Parenti, le mogli, gli avvocati dei carcerati di Regina Coeli... strillavano e parlavano con i carcerati... gli davano le notizie, quelle belle e quelle brutte... “Marioooooooo.... a Marioooo... tu moje è scappata cor cravattaro de Via Giulia”......

A vorte ce venivano a faje li scherzi, a vorte ‘nvece, erano cose vere...

A Nasò, ma qua...

Ahò, ammollate, che co voi, pure ‘na zucchina, pare ‘n’laureato...

Andiamo, dai... è tardi...

Scendiamo, il Bambin Gesù, Ancora Lungotevere, il ponte, Via Giulia, Corso Vittorio, La Chiesa Nuova, a sinistra Piazza Navona, a destra Campo de’Fiori, Giordano Bruno, Piazza Argentina, a sinistra il Pantheon, Piazza del Gesù, La DC, i massoni, i Gesuiti......

Andiamo andiamo...

Via delle Botteghe Oscure, Liberazione, Il Partito Comunista, l’attico della Loren, la salita del Campidoglio, Il vittoriano... piazza Venezia...

Angelo, che fai, non mi chiedi più niente...?

No, anche per me che sono un Angelo... Roma è troppa... è tanta,,,,

Vabbè, dai, adesso è tardi... la prossima Volta ti porto anche a Trinità dei Monti...

Il balcone di Mussolini, vecchie foto in biancoenero d’epoca, la piazza è piena, chissà mio nonno dove stava?

Via via...

Su, Piazza Santissimi Apostoli, La Provincia, il Parlamento Europeo, la vecchietta con il negozietto che vendeva merceria, il negozio così piccolo che Lei doveva rimanere sulla porta... con la sua sediolina... sarà morta 40 anni fa... chissà, adesso, che ci sarà dietro quella porticina...

Borsalino, il negozio di strumenti musicali... ma ci saranno ancora? Il Rialto, non c’è più....

Le scuderie del Quirinale, il Quirinale, Carabinieri annoiati che girano in un metro, via via... Via Venti Settembre, Largo Sant’Agnese, L’Hotel De Russie, il Grand Hotel, il Planetario

Angeli, quanti Angeli ci sono, a Roma? Ed ogni angelo che incontro, di Marmo, di Bronzo, saluta il mio Arcangelo...

Via via via... cantava Paolo Conte...

Ecco, sono dietro il Ministero delle Finanze, chi è quello della Statua? Ah, Silvio Spaventa? E chicazz’è? Ma come Nasò, questa nun la sai? No... se vede che nun è romano....

Ancora avanti, sempre avanti...

Sempre dritto...

Gira gira... cos’è questa? 'a Nano, e che nun la riconosci? È l’ambasciata ‘nglese....

Ahò, bella però....

Siamo tornati alla Breccia di Porta Pia...

Abbiamo chiuso il giro....

Adesso è tutta Nomentana, fino a Piazza Sempione...

... ecco, siamo quasi arrivati...

A sinistra c’è il Borghetto Nomentano...

Adesso siamo proprio arrivati....

Quando ci rivediamo, regà...?

Boh... io parto... io puro... e tu, Nasò? Io devo annà a Milano, la prossima settimana... e poi me torna mi moje dar mare... ho finito de fà lo scapolo de ritorno...

Vabbè, ma a settembre vedemose, prima che ariva a piove...

Si, vabbè, sentimose, dai...

Ho capito... ci si vede tra un anno....

Bacio gli Amici...

Bacio Roma....

Bacio l’Angelo... e gli Amici pensano che io sia scemo, a baciare l’aria...

Anzi, dai Angelo, prima di volar via, dammi un abbraccio forte...

E poi torno a casa...

Senza parabrezza, l’ho tolto... e gli occhiali da moto non li porto, perchè è notte... ed allora, magari... chi mi incontra pensa che tutte queste lacrime che mi bagnano il volto è perchè è il vento, che mi irrita gli occhi...

Ma io lo so, che non è così...

E’ che piango, semplicemente... e me ne frego, e sono felice, e piango...

E stanotte dormirò insieme ai miei Amici, alla mia Città Mignotta, al mio Arcangelo... e non sarò solo.