lunedì 20 giugno 2011

L'Evento - Una storia vera

Questo post doveva, nei miei progetti iniziali, parlare, in chiave più o meno umoristica, di una giornata particolare. Una giornata che quattro persone aspettavano da due anni circa. Una giornata che doveva essere la nostra arma segreta da utilizzare ogniqualvolta una "certa persona" avesse alzato il tiro delle prese in giro. Ed invece, ora che la giornata è trascorsa, ora che il si è stato pronunciato, ora che il riso è stato gettato sugli sposi e che il rinfresco è stato consumato, un'emozione strana ed indimenticabile mi attanaglia il cuore e mi fa scrivere di getto queste poche righe.
No, non parlerò del tight elegantissimo con cui lo sposo si è presentato. Non parlerò del bastone e della tuba che lo abbellivano. E non parlerò della bellezza della sposa. Raggiante, radiosa e tanto tanto emozionata. Non parlerò di tutti gli episodi divertenti che sono capitati in chiesa e fuori. Non parlerò neanche del filmino e delle foto. No. Non parlerò di un'emozione che è e resterà nei cuori di 5 persone diverse tra loro,ma che un filo sottilissimo unisce per la pelle. Un filo che nessuno potrà mai spezzare. Non parlerò dell'emozione generata nello sposo da una lettera letta a pranzo e che ha fatto trasformare le risa in emozione purissima, in un battito sincrono di un unico cuore fatto invece di tante componenti. Quasi noi 4 non credessimo a quello che stavamo vedendo. Non parlerò degli sguardi complici, nè della voglia di stare insieme, di ridere, di scherzare, di prenderci in giro e di continuare ad avere quella sensazione di pace e serenità che solo quando siamo insieme "sentiamo". No, non parlerò di tutto questo. Non nè parlerò perchè viene tutto via con me. Dentro il mio cuore. Come un'emozione che non avrà mai fine.

lunedì 13 giugno 2011

Nè più, nè meno

Scrivo per me stesso e non per gli altri. Scrivo (male) per cercare di fissare in qualche modo le idee che riempiono la mia testa. E scrivo, fondamentalmente, come "terapia" per cercare di migliorare me stesso. E allora mi sembra giusto dire la verità. Almeno la mia. E me ne fotto allegramente se qualcuno non capisce. Me ne fotto allegramente se qualcuno si offende. Ripeto: scrivo per me. Non scrivo perchè devo insegnare qualcosa agli altri.
Non invento nulla. Osservo e registro. Alle volte sfrutto parole di altri per arrivare ad esprimere quello che ho in testa. Non sono e non sarò mai un "asso" di qualcosa. So fare tutto. Tutto e male. Ma tutto. Scrivo, ma di certo non ho mai pensato di essere Hemingway; fotografo, ma non sono certo Helmut Newton; canto, ma non sono mica Pavarotti; suono la chitarra, ma non sono Clapton o Gilmour; faccio l'ingegnere, ma sicuramente non passerò alla storia per questo. Faccio tanto, tanto altro ancora. Alle volte faccio il buffone, alle volte sono pesante, alle volte proprio non capisco, altre invece mi lascio andare. Nè più, nè meno...ma sono io, vero. Nè più, nè meno...

venerdì 10 giugno 2011

Una strada chiamata Speranza

Lotterò fino a che non è finita
ed accetterò sconfitte solo dalla vita
e anche ai margini del mondo...volerò

E non venderò i desideri
amerò ogno giorno come fosse ieri
e quello che mi manca me lo inventerò

Perché sono un uomo che ha sogni in abbondanza
e una strada chiamata Speranza

Se sorriderai, sorriderò
dove accosterai, abiterò
e dai tuoi occhi un po' di pioggia asciugherò

E se sarai triste non ti preoccupare
avrò qualche storia da raccontare
e una radio, in qualche posto, troverò

Certi giorni avremo il cielo in una stanza
e nel cuore una strana Speranza

Non c'è molto di più che valga per noi
è come un volo lassù...senza scendere mai

E' come guardare il mondo in lontanza
da questa strada chiamata Speranza

Non c'è molto di più che valga per noi
è come un volo lassù...senza scendere mai

Ed un giorno poi saluterò
senza dire niente me ne andrò
ma il mio sguardo, quello te lo lascerò

E se chiudi gli occhi mi vedrai
così non sarai mai triste, mai
Pensami con un sorriso, se lo puoi...

Tu saprai che avrò vissuto abbastanza
su una strada chiamata...Speranza

lunedì 6 giugno 2011

Via col Vento

Non mi va di scrivere. Non mi va di parlare. Non mi va di preoccuparmi. Non mi va di complicare sempre tutto. Non mi va. Non mi va di pensare e di "essere pesante". Non mi va..........neanche un pò!
E allora? Che c'è? Non mi va di starmene zitto. Non mi va di fare le cose a metà. Non mi va di essere giudicato per questo. Non mi va di perdere, nè di vincere. Non mi va di essere catalogato. La categoria me la do da solo, al massimo. Voglio vivere. A modo mio. Giocando le mie carte. E se a qualcuno non sta bene...beh, mi dispiace ma.....francamente ME NE INFISCHIO.

Prendi la strada - Vasco Rossi

Prendi la strada che porta fortuna
prendi la via che fa più paura
prendi la cosa così
la vita è dura

non ti fermare davanti a niente
non ascoltare nemmeno la gente
non ti distrarre perché
la vita è tua

e quando arriverà la domenica
e sarà sempre colpa tua
avrai almeno la soddisfazione
di dire che sei stato un'eccezione

prendi la strada che porta lontano
scegli la via che ti prende la mano
non lamentarti perché
la vita è dura

non ti lasciare convincere
che nessun'altro può scegliere quello che è meglio per te
la vita è tua

e quando arriverà la domenica
e sarà sempre colpa tua
avrai almeno la soddisfazione
di dire che sei stato il peggiore

prendi la strada che porta fortuna
scegli la via che va sulla luna
e non arrenderti mai
la vita è dura
non trascurare mai niente
non ascoltare la gente
non aspettare godot
la vita è tua

e quando arriverà la domenica
e sarà ancora colpa tua
avrai almeno la soddisfazione
di dire che sei stato un mascal..un'eccezione-e-e

un'eccezione