tag:blogger.com,1999:blog-9207614250093048382024-03-14T08:54:51.859+01:00Pensieri&SpensieriPensieri e Racconti di SimoneThe Captainhttp://www.blogger.com/profile/03553100021114151966noreply@blogger.comBlogger122125tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-84994586727530278852017-03-02T17:17:00.001+01:002017-03-02T17:17:09.915+01:00FaticaTanta. Troppa. In tutto. Con tutti.
E mi domando, perchè?The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-80872138227750742642017-02-19T23:01:00.001+01:002017-02-21T11:38:08.791+01:00Flavio non c'è più“Vince sempre chi più crede e chi più a lungo sa patir. Forza Silvio”. Questa scritta si trova sul muro della rampa di scale che dal reparto di terapia intensiva neurochirurgica sale verso il blocco operatorio del padiglione Lancisi. Giorno dopo giorno non faccio che leggere quella scritta e così, credo, anche tutti gli altri familiari con cui dò vita alla lunga processione di visite. Da quel 24 gennaio l’avrò letta così tante volte che c’è stato addirittura un momento che ho creduto che fosse così. Silvio forse ce l’ha fatta, Flavio invece no. Flavio da venerdì non c’è più. Inutile girarci attorno. Capisco il mio piccolo cervello che prova a razionalizzare dicendosi tante e tante cose, tutte potenzialmente vere per carità, ma la verità è una sola: Flavio non c’è più. Flavio aveva subito, lottato, patito, creduto e sperato, ma non ce l’ha fatta. 28 anni.
Nei 10mq scarsi della sala d’attesa davanti alla porta che separa la vita come noi la conosciamo con quell’Acheronte che è la terapia intensiva del reparto di neurochirurgia, ne vedi di persone. Ne senti di storie. Una di queste storie raccontava di un padre e di una madre, di un fratello maggiore, che stretti dall’affetto di amici veramente unici, attendevano il risveglio del “piccolo” Flavio. Flavio lottava dal 30 Dicembre scorso. E forse questa è la cosa che mi fa più male. Perché dopo essere stati presi dalla disperazione, essersi ripresi, aver cominciato a sperare, ricaduti e mai arresi, la sconfitta, la resa ad un destino bastardo ed infame, brucia ancora di più. Dopo un mese e mezzo di lotta, superando due emorragie, due infezioni, e chissà quante altre complicazioni no, non lo accetto. Perché sfido chiunque dopo un mese e mezzo, dopo aver passato tutta la gamma delle esperienze umane, anche in una sola giornata, per poi ripassarle più e più volte, non sentire in fondo al cuore e nella testa quella maledettissima voce che ti dice: malgrado tutto siamo ancora qui, ne abbiamo passate tante, il peggio è passato, ce la faremo. E non si zittisce neanche quando tutto sembra volgere al peggio. E a quel punto sei fregato. Perché quando il peggio arriva ormai hai perso ogni difesa, sei senza corazza e la botta la prendi tutta, come un treno che ti colpisce in corsa.
Flavio si era laureato da poco e stava per andare a vivere da solo. Non lo conoscevo, Flavio. Mai parlato. Mai scambiato un saluto. Conoscevo, o meglio parlavo, con suo padre Ugo. Un uomo di un’umanità fuori dal comune. Parlavo, o meglio scambiavo sguardi e sorrisi, con sua madre Caterina.
Flavio “dormiva” nel letto accanto a quello di mio padre. Lo vedevo tutte le sere che, vestito e sterilizzato, entro a trovare papà. Chissà se ascoltava anche lui i resoconti che faccio puntualmente sui successi della Roma o sulle mie giornate lavorative a mio padre.
In questi due giorni spesso mi sono domandato perché la sua morte mi avesse così colpito. E la risposta non è così banale credetemi. Sarebbe facile dire: 28 anni, cos’altro aggiungere? Eppure non è solo quello. Certo che è anche quello, ma non solo.
Sei lì, abbracci stretto il padre, baci la madre, abbracci il fratello maggiore. Eppoi ti volti, la testa bassa. Non vuoi vedere, rifiuti una scena che non potrai più cancellare. E in quell’attimo noti negli occhi dei parenti degli altri pazienti quello che hai riconosciuto essere il tuo terrore: essere davanti ad una scena che potresti vivere il giorno successivo. Vedere quello che potrebbe essere per te. Ecco la miseria dell’uomo.
Certo avresti meritato parole più belle e importanti ed io invece ci inciampo, le “mozzico”, le “ciancico”, le maltratto. Però volevo salutarti in qualche modo e dire Grazie alla tua famiglia. Perché, forse non siete riusciti a farmi credere che più a lungo crede e patisce alla fine vince, anzi sono sempre più convinto che in questo mondo chi merita o chi lotta non ha mai ciò che si merita, ma siete riusciti a farmi ricredere su di me e sul genere umano. Fai buon viaggio. Ovunque ti porterà.
The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-52153453061715234092017-01-11T14:43:00.002+01:002017-01-11T14:43:21.746+01:00Mi accorgerò di teMi accorgerò di te perché il legno dei portoni di Roma profumerà e il rosso mattone dei palazzi bacerà gentile i marciapiedi. Mi accorgerò di te perché il cameriere mi sorriderà complice come se io fossi l'uomo più fortunato del mondo e tu starai solo ordinando acqua minerale e due bicchieri di bianco. Mi accorgerò di te perché arriveremo ai semafori col volume alto dello stereo cantando a squarciagola e quando ci vergogneremo sarà già tardi; mi accorgerò di te perché con un sorriso mi cancellerai tutte quelle mercerie e bigiotterie umane che mi sono passate intorno. Mi accorgerò di te perché i miei amici diventeranno i tuoi e ti chiederanno continuamente cosa ci trovi in me. Mi accorgerò di te una domenica in una gita in montagna , quelle con i primi maglioni pesanti e con le trattorie dove cucina ancora la Mamma e la Zia , noi mangeremo fettuccine fatte a mano e io troverò sulla tua faccia tutti i posti dove non sono stato. Mi accorgerò di te e tutto ciò che non sei stata tu fino ad ora sembrerà ridicolo, piccolo e lontano, e perché la notte dormirò pochissimo eppure non sarò mai stanco. Mi accorgerò di te perché cambierò biglietti di treni e aerei per tornare prima, adorerò di nuovo Natale e riderò al supermercato. Mi accorgerò di te perché tutto ciò che non e' stato prima di te sarà servito soprattutto al fatto che sia tu ora, e sempre. Sbrigati per favore e stampami questo sorriso da ebete in faccia ... Mi accorgerò di te lo giuro. Promesso.The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-74000754857755307272016-07-29T12:49:00.001+02:002016-07-29T12:49:47.324+02:00 I DIECI LADRI DELLA TUA ENERGIA1- Lascia andare le persone che solo condividono lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente.
2- Paga i tuoi debiti in tempo. Nel contempo fai pagare a chi ti deve o scegli di lasciarlo andare, se ormai non lo può fare.
3- Mantieni le tue promesse. Se non l'hai fatto, domandati perché fai fatica. Hai sempre il diritto di cambiare opinione, scusarti, compensare, rinegoziare e offrire un'alternativa ad una promessa non mantenuta; ma non farlo diventare un'abitudine. Il modo più semplice di evitare di non fare una cosa che prometti di fare e dire NO subito.
4- Elimina nel possibile e delega i compiti che preferisci non fare e dedica il tuo tempo a fare quelli che ti piacciono.
5- Permettiti di riposare quando ti serve e dati il permesso di agire se hai un'occasione buona.
6- Butta, raccogli e organizza, niente ti prende più energia di uno spazio disordinato e pieno di cose del passato che ormai non ti servono più.
7- Dà priorità alla tua salute, senza il macchinario del tuo corpo lavorando al massimo, non puoi fare molto. Fai delle pause.
8- Affronta le situazioni tossiche che stai tollerando, da riscattare un amico o un famigliare, fino a tollerare azioni negative di un compagno o un gruppo; prendi l'azione necessaria.
9- Accetta. Non per rassegnazione, ma niente ti fa perdere più energia di litigare con una situazione che non puoi cambiare.
10-Perdona, lascia andare una situazione che è causa di dolore, puoi sempre scegliere di lasciare il dolore del ricordo. The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-41846929590177905252016-06-22T11:04:00.001+02:002016-06-22T11:04:52.823+02:00MantraNon ti arrendere mai,
neanche quando la fatica si fa sentire,
neanche quando il tuo piede inciampa,
neanche quando i tuoi occhi bruciano,
neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati,
neanche quando la delusione ti avvilisce,
neanche quando l’errore ti scoraggia,
neanche quando il tradimento ti ferisce,
neanche quando il successo ti abbandona,
neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta,
neanche quando l’incomprensione ti circonda,
neanche quando la noia ti atterra,
neanche quando tutto ha l’aria del niente,
neanche quando il peso del peccato ti schiaccia…
stringi i pugni, sorridi……….e ricomincia.
San Leone MagnoThe Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-32209365813068563132016-02-08T14:08:00.002+01:002016-02-08T14:08:55.480+01:00RiflessioniScorrono i giorni, i mesi e gli anni. Scorrono senza chiedere scusa, senza avvisare, senza educazione. Lo fanno per farsi rimpiangere da noi così distratti da tutto quello che "dobbiamo" sbrigare per tirare a campare, e anche se te ne rendi conto hai sempre la sensazione che sia troppo tardi. Tardi per cominciare di nuovo un lavoro, una vita, per svuotare il cassetto dei sogni dimenticati, tardi per un viaggio, per una dichiarazione e si rimane stupiti di quanto siano bravi gli altri a fare programmi e a metterli in atto. Ecco oggi è il giorno dei miei complimenti al mondo, a quelli che lo popolano e hanno già raggiunto tutti i loro obiettivi, quelli sazi dei successi, innamorati del loro lavoro (perchè ne hanno uno solo e non due o tre) , sempre pronti a partire, a esaudire i desideri propri e altrui.
Complimenti a voi che avete capito come funziona questo gioco. Per quello che mi riguarda c'ho capito proprio poco.....The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-89253102650434139872015-05-15T14:08:00.002+02:002015-05-15T14:08:46.512+02:00ERESIAVi auguro di essere eretici.
Eresia viene dal greco e vuol dire scelta. Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso è colui che più della verità ama la ricerca della verità.
E allora io ve lo auguro di cuore questo coraggio dell’eresia. Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità e dell’impegno.
Oggi è eretico chi mette la propria libertà al servizio degli altri. Chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è.
Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia, chi approfondisce, chi si mette in gioco in quello che fa.
Eretico è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie. Chi non pensa che la povertà sia una fatalità.
Eretico è chi non cede alla tentazione del cinismo e dell’indifferenza.
Eretico è chi ha il coraggio di avere più coraggio.The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-54548370686943423772015-01-20T12:59:00.003+01:002015-01-20T12:59:22.860+01:00Sant'AgostinoAma, e fai ciò che vuoi.
Se tu taci, taci per amore. Se tu parli, parla per amore. Se tu correggi, correggi per amore. Se tu perdoni, perdona per amore.
Sant' AgostinoThe Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-63292156932199691002015-01-15T10:12:00.001+01:002015-01-15T10:12:18.202+01:00CitazioneTi potranno tagliare le ali ma, se non glielo consenti, non potranno impedirti di volare. (Cit)The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-45653452345185806792014-12-10T10:29:00.001+01:002015-05-15T14:10:51.799+02:00Primissime impressioni
Kaohsiung (高雄) è la seconda città per grandezza di Taiwan, con un popolazione stimata intorno ai 2.770.000 abitanti. E' divisa in 38 distretti (區), ogni distretto è diviso in villaggi (里). Ci sono 651 villaggi, ogni villaggio è suddiviso in vicinati (鄰), ci sono 15.584 vicinati.
La città è anche il centro più importante per la manifattura, la raffinazione ed i trasporti della nazione. Il tasso d'inquinamento è alto data la presenza massiccia di industrie e il suo porto negli anni '80 è stato per grandezza al terzo posto mondiale.
Queste in sintesi le nozioni che snocciola wikipedia e con le quali sono partito da Roma. Avevo letto qua e là su internet dei blog su Taiwan e, naturalmente, su Kaohsiung in particolare, ma in sostanza erano soltanto due le cose che mi preoccupavano: la lingua e il cibo.
Devo ammettere che il problema lingua è paragonabile a quello cibo anche se sto cercando di superare il secondo. E devo ringraziare l'influenza che il Giappone ha avuto sull'isola. Infatti devo dire che nonostante io sia scettico a provare "tutto" (voglio dire che seleziono bene prima di ordinare), la cucina Teppanyaki non è affato male. L'uso errato delle bacchette (kuàizi (筷)) mi fa consumare il pasto in un'ora (più o meno) ma sto migliorando.
L'impatto con un mondo tanto diverso dal mio è stato duro. Dopo una settimana piena qui a Taiwan posso riassumere le mie impressioni con poche parole: tutto qui è caoticamente ordinato.
La città è grande, dispersiva,ma per certi versi raccolta nelle mille stradine attorno ad un viale, moderna e antica. Se ti muovi a piedi non puoi non notare due cose: l'aria pesante delle metropoli orientali e l'esplosione di colore (il più discreto è il rosso). L'aria pesante è dovuta al forte inquinamento. La benzina non è raffinatissima e camminando per strada alle volte vieni aggredito dall'odore di zolfo.
Orientarsi è facile. Le maggiori arterie collegano i quattro punti cardinali. Ci sono due linee di metropolitana: la rossa collega la parte Nord a quella Sud e quella gialla che invece collega la parte Est a quella Ovest. Le due si incrociano solo in un punto d'interscambio: la stazione di Formosa Boulevard. Anche le due maggiori direttrici stradali seguono questa logica.
Seguendo questo principio perdersi dovrebbe essere quasi impossibile. Ecco, bravi: quasi! Si perchè non appena si lascia la via principale e ci si avventura in qualche vicolo o strada secondaria, si piomba inesorabilmente in un vespaio di vicoletti pieni di botteghe, di case, di banchetti di cibo "take-away", mercatini, ristorantini. Si piomba in piena Chinatown. In alcune strade la densità tra persone e cose sparse qua e là, sopra e sotto, a destra e a sinistra, è talmente alta che quasi non si scorge il cielo.
Ogni negozio, ogni banchetto, ogni esercizio pubblico, ha i suoi bei "ninnoli" appesi per contrastare la malasorte. Si va dalle classiche lanterne rosse ai delle scritte scaramantiche, da bracieri davanti la porta d'ingresso (dove la tradizione vuole che si brucino carte, frutta, incensi) per invocare l'aiuto degli dei e propiziare gli affari agli adesivi dei gatti. Qui a Taiwan non si deve mai indicare col dito una persona (è maleducazione), non si devono mai incrociare le bacchette, non si deve mai bere troppo in pubblico tanto da dare "spettacolo".
Per ulteriori sviluppi ed info: stay tuned.
The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-28307018203803003712014-12-04T05:02:00.001+01:002014-12-04T05:02:04.966+01:00AforismaE qualsiasi cosa succeda, continueranno ad amarsi.
Perché un incontro non si sceglie ma si prende come un destino.
E quando è avvenuto, è compiuto per sempre.
Dacia MarainiThe Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-66165630072604900292014-12-03T08:23:00.000+01:002014-12-03T08:23:24.992+01:00Comincia l'avventuraAeroporto di Fiumicino. 1 Dicembre 2014. Inizio avventura.
Per un momento, mentre salgo la scaletta dell'aereo, mi fermo e mi giro verso Roma. E' un momento, un secondo solo. Mille pensieri, mille domande, mille perchè.
Devo resistere fino a Milano. Li una volta salito sull'aereo che mi porterà a Honk Kong potrò finalmente dar libero sfogo a tutte le emozioni. Ora no, devo resistere. Mi giro verso l'aereo e continuo a salire. L'hostess dell'Alitalia sulla porta mi sorride dandomi il buongiorno. Si parte.
A Milano, scesi dall'aereo e ancora nel tunnel, una hostess di terra ci porta direttamente al banco Cathay per le nuove carte d'imbarco. Siamo gli ultimi a salire a bordo. Stanno aspettando noi. Il mio posto sul volo CX 234 è il 12K. Entro e al mio posto mi fanno trovare un calice di champagne e subito dopo portano delle noccioline. Sistemo il bagaglio a mano nella cassettiera e comincio a stuzzicare qualcosa. La postazione è fantastica. Poltrona comodissima, schermo a colori, cuffie bose, telecomando, prese usb, AVG, 120V.
Dopo pochi secondi mi portano una borsetta. Dentro trovo uno spazzolino, un dentifricio Colgate da viaggio, mascherina per occhi, tappi per le orecchie, calzettoni e calzante.
Guardo fuori dal finestrino: comincia a piovere. L'aereo comincia ad accelerare. Stacca da terra. Ok, andata.
Il volo trascorre tranquillo tra un pasto, una lettura, il cellulare (rileggendo gli ultimi messaggi), due film in lingua originale (la desolazione di Smaug e Will Hunting) e tanta bella musica.
Alle sei meno cinque del mattino (ora locale, circa mezzanotte da voi) dal finestrino si scorge Hong Kong. E' l'alba. Bellissima. Il mar cinese meridionale è calmo. A largo ci sono ancora molte chiatte. La montagna se da una parte incornicia il tutto, sembra "essere richiamata dal mare". E' avvolta da una leggera foschia che le regala un'aria affascinante e misteriosa. Orientale. Esattamente il panorama visto in milioni di film ambientati qui.
Inutile dire che l'aereoporto è qualcosa di immenso e tecnologico. C'è perfino un'aerea giochi bambini con scivoli e casette. Mentre camminiamo per arrivare al gatesi incontriamo teche con abiti storici del Capodanno dell'anno del Drago, una meraviglia di colori. Alcuni negozi stanno cominciando ad aprire. L'aereoporto si sta svegliando, un pò come noi, dal torpore della notte.
Arriviamo alla lounge della Cathay. Facciamo una veloce colazione e torniamo al gate per l'ultimo volo. Il volo KA432 della Dragonair tra Hong Kong e Kaohsiung. Anche in questo caso il mio posto è il 12K. Sarà un vizio, boh.
Quando il pullman ci fa scendere sotto l'aereo ci guardiamo, io e miei cinque compagni d'avventura, perchè da fuori non è molto rassicurante. Mi faccio il segno della croce e salgo. Con mio sommo stupore invece dentro è meraviglioso. Qui ci servono una colazione a base di frutta fresca, aranciata e croissant, o almeno questo è quello che ho scelto io perchè in tutta franchezza, fare colazione con una salciccia fumante con porri e pomodori non ne avevo voglia.
Atterriamo, dopo circa un'ora e un quarto di volo, definitivamente, a Kaohsiung. E dopo neanche un minuto abbiamo le valigie. Alle volte, l'efficienza.
Preleviamo dei soldi per pagare il taxi e usciamo dall'aeroporto. Un uomo molto cerimoniale ci indica i tassisti migliori (secondo il suo giudizio) e ci invita a salire due a due sui tre taxi davanti a lui. Il mio tassista scende e si occupa delle valigie. Quando solleva la prima, mi guarda con aria interrogativa....o era più un'espressione come per dire: ma che cavolo ci hai infilato dentro?
Saliamo e l'autista accende la radio. L'impatto con la musica locale è: jingle bells. Evergreen. Subito dopo attacca una cantilena che lui si canticchia fra sè anche buona forse per farsi venire l'orchite. Buono. Eh Mister si può anche spegnere!
Siamo qui. Siamo a Taiwan. Non lo avrei mai pensato nè immaginato, ma così è. Come sempre quando si parla di me, non posso descrivere un'emozione sola. Non sono solo triste, non sono solo maliconico, non sono solo spaventato, ma sono anche contento, eccitato e pronto a vivere questa nuova avventura.
The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-85585982070895247882013-09-10T16:44:00.003+02:002013-09-10T16:44:31.624+02:00N. Gallagher<i>Andrà tutto bene. Sii ottimista. Se delle nuvole scure stanno invadendo la tua strada, se ne andranno.
Se ne vanno sempre. Il mondo è tondo. Tutto è tondo. La più grande invenzione di sempre, la ruota, è tonda. Tutto passa. Niente rimarrà uguale col tempo. Non importa in quanti casini ti sia cacciato, non importa quanti problemi tu abbia, riuscirai a superarli. Andranno via, proprio come quelle nuvole.
</i>
Condivisibile.The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-79064336043135676702013-08-25T13:23:00.001+02:002013-08-25T13:26:51.843+02:00FratelliGiulio: Carlo devo confessarti una cosa...
Carlo: ah!...anche io.....comincia tu
Giulio: noo...prima l'anzianità...vai tu..
Carlo: (sorride) ...allora...anni fa mi desti un manoscritto da leggere...ricordi?
Giulio: ah si, mi pare....
Carlo: cos'era...il '59
Giulio: ..."Lo Sperpero"
Carlo: beh, io allora ti dissi che lo avevo letto e che lo trovavo vuoto....inconsistente...anche un pò sgrammaticato....
Giulio: eh già...sei sempre stato tanto buono con me...
Carlo: ma non era mica vero! Io il manoscritto non l'avevo mica mai letto...
Giulio: ma...allora...
Carlo: ...mi basavo soltanto sulla conoscenza diretta dell'autore (ride)
Giulio: un bugiardo....colpo di scena! Mio fratello è un bugiardo....crollo di un mito...
Carlo: ....mmm...non esagerare Giulio...in fondo tu mi hai sempre disprezzato...
Giulio: ...questo è vero...
Carlo: ...comunque giorni fa l'ho ritrovato....il manoscritto....e l'ho letto...è bellissimo
Giulio: Bellissimo?
Carlo: si...un'opera di una grande sensibilità e delicatezza....eh si...Giulio: io ti ho sottovalutato per quasi quarant'anni....
Giulio: ma Carlè...tu sei responsabile di aver privato le patrie lettere di un grande scrittore...
Carlo: beh...grande scrittore...non ti esaltare adesso...
Giulio: l'hai detto tu....300000mila copie...2000lire a copia...il 10% all'autore...Carlo, tu hai modificato tutto il corso della mia vita limortaccitua....
Carlo: vedi, ho fatto bene....sei...sei venale...
Giulio: eh si, un pochetto!
(silenzio)
Carlo: e tu? che volevi dirmi?
Giulio: ma niente....anche da piccoli ricordi? Io ti dicevo sempre:devo confessarti una cosa....lo dicevo per farti dire: anche io.....tu avevi sempre qualcosa da confessare e io....mai
Carlo: cosa vorresti dirmi? che tu eri sincero ed io invece un'ipocrita?
Giulio: beh, si....o forse no.....
(il dialogo è per lo più nella mia testa...chiedo scusa se non è proprio esatto)
The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-9562181039486527482013-08-25T13:21:00.001+02:002013-08-25T13:21:14.791+02:00Elementareun uomo sta seduto con un'ombra accanto
osserva l'ingresso del suo labirinto
ha il futuro che lo insegue,
il passato gli è davanti,ma lui, lui resta li,
con la testa sul volante e un piede sopra il freno all'incrocio tra il niente e una vita in meno
ma una mano leggera gli sfiora dolce il viso e tutto all'improvviso è ELEMENTARE.
The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-79635331907588194212013-08-06T10:08:00.002+02:002013-08-06T10:08:06.127+02:00MantraNon ti arrendere mai,
neanche quando la fatica si fa sentire,
neanche quando il tuo piede inciampa,
... neanche quando i tuoi occhi bruciano,
neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati,
neanche quando la delusione ti avvilisce,
neanche quando l’errore ti scoraggia,
neanche quando il tradimento ti ferisce,
neanche quando il successo ti abbandona,
neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta,
neanche quando l’incomprensione ti circonda,
neanche quando la noia ti atterra,
neanche quando tutto ha l’aria del niente,
neanche quando il peso del peccato ti schiaccia…
stringi i pugni, sorridi..........e ricomincia.
The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-45306760923054592642013-08-05T18:46:00.002+02:002013-08-22T22:28:38.187+02:00Pensierino per la Zia Pina...una vita non si sceglie, una vita la si vive!
Divertiti e goditela tutta my friend!
The CaptainThe Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-39201052024128780812013-06-12T21:51:00.001+02:002013-06-12T21:51:32.649+02:00Il piccolo PrincipeCerto che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
Antoine de Saint Exupery, Il Piccolo PrincipeThe Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-31237551716884520332013-05-09T23:19:00.000+02:002013-05-20T18:34:23.864+02:00Er Tempo - Giuseppe Gioacchino Belli<b><i>"Er tempo, fija, è peggio d'una lima.
Rosica sordo sordo e t'assotija, che gnisun giorno sei quello di prima" </i></b>
(Giuseppe Gioacchino Belli)
...e quando te ne accorgi è troppo tardi: se n'è già andato. E si è portato via tutti i tuoi sogni.
Ci sentiamo immortali, ci sentiamo i più forti, ci sentiamo come se avessimo tutto il tempo...poi arriva il momento in cui realizziamo che niente è per sempre e allora conviene molto di più vivere senza rimpianti. Provare, sbagliare, correre rischi, avventurarsi, dire le cose che pensi, fare le cose che non pensavi di poter o saper fare.
E' come se, quando avessimo l'età giusta per fare tutto senza pensare, fossimo frenati da non si sa bene quale morale e poi scoprissimo che non esiste nessuna morale, tranne quella di essere felici e di trovare la serenità tanto agognata.
Si dice che l'essere felici sia una scelta. A prescindere da ciò che si abbia o da ciò che non si abbia. Io aggiungerei anche che si può scegliere di essere felici cercando il più possibile di realizzare i nostri veri bisogni e i nostri veri sogni. The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-69138044374780102302013-05-08T16:00:00.000+02:002013-05-08T16:00:40.286+02:00Aforisma di un Vincente"...è successo quello che succede nella vita, che non si può sempre vincere;
ma sono le cadute che fanno risorgere, sono proprio gli elementi avversi che aumentano gli incentivi per andare avanti... quindi in questo momento vorrei dire a tutti, soprattutto alla grande massa dei meravigliosi tifosi romanisti... siate sereni, state calmi... nulla è perduto..."
Dino Viola
The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-38699512351486854402013-04-24T13:25:00.002+02:002013-04-30T17:08:19.562+02:00In ricordo di TotoLa crepa sul muro dietro l'altare maggiore che, dalla statua del Salvatore, si allungava in alto verso il piccolo rosone raffigurante lo Spirito Santo è stata coperta. Tante le differenze che mi vengono in mente, ma l'atmosfera familiare è rimasta la stessa. Era da tempo che non entravo più in quella Chiesa. Troppo per qualcuno. Quanti ricordi riaffiorano tutti in una volta. Don Marino. "Tu quoque". La mia infanzia, la mia adolescenza. I momenti belli, le gite, le pasquette, i Natali, le torride giornate d'estate, il coro. Ma anche quelli brutti. E ce ne sono stati. Amici che se ne sono andati via troppo presto e genitori che ci hanno lasciato facendoci crescere di colpo.
Sempre insieme. Eravamo una quindicina di persone in tutto. E di queste, uno zoccolo duro naturalmente. Io, Francesca, Elena. Forse, senza peccare troppo di modestia, possiamo dire che noi tre insieme siamo stati il filo conduttore di tutte le "formazioni" succedutesi nel tempo. Sempre insieme. Quante lacrime e quanti sorrisi ci siamo scambiati. Amici, ma....Amici veri.
L'ho sempre detto che non serve vedersi tutti i giorni, non serve sentirsi tutte le sere. Non serve. Quando hai voglia di "aprirti" con una persona basta mezz'ora. E quella persona sa tutto di te. E' una questione di vibrazione. Come quando tiro una corda della mia chitarra per accordarla. Solo quando raggiungo il "tiro" giusto avrò la giusta vibrazione e quindi il suono pulito.
Si tratta del nostro atteggiamento verso la persona. Si tratta della voglia di passare sopra a tante cose magari. Si tratta di decidere di non perdere tempo in tante inutili fesserie e godersi le persone. Per quello che sono. Con tutti i loro se e i loro ma.
Purtroppo la cosa che ci stava riunendo l'ennesima volta dopo tanto tempo era di quelle spiacevoli. Molto spiacevoli.
Toto non c'è più.
Toto, così è sempre stato chiamato da tutti, era(in realtà per me è) una persona splendidamente semplice. Nel senso più puro del termine. Quando penso a lui mi viene sempre in mente, chissà perchè, il Vangelo di Matteo 5,3-12 "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio."
Toto era un puro. Uno che sapeva tutto e sapeva stare al mondo. Uno che vedeva tutto, ma che aveva imparato a non giudicare. Toto era uno che parlava solo se interrogato. Quante volte c'avrà coperto? Mi avrà coperto!? E quante volte abbiamo chiaccherato di calcio prendendoci in giro?
Ironia del destino se n'è andato il weekend che il suo Napoli faceva secca la mia Roma. E la prima cosa che mi è venuta in mente vedendo il feretro è stata che, quel lunedi, sarebbe stato molto felice e che, dovunque si fosse trovato in quel momento, sicuramente stava sorridendo. Mi sono venute in mente anche le battute che mi avrebbe rivolto contro a riguardo.
Ecco, il dolore ha mille volti. Alle volte anche quello di ricordarti di quella cosa "insignificante" che ti lega ad un'altra persona. Fosse anche solo una battuta sul calcio.
A me, naturalmente, legava molto di più. Mi aveva visto crescere. Diventare uomo. Ma, cosa più importante, era il papà di Elena.
C'è chi dice che dopo aver esalato l'ultimo respiro non ci sia più niente, c'è chi dice invece che le anime volano in Paradiso, c'è chi crede alla reincarnazione e chi a mondi paralleli. Io non ho ancora capito in cosa credo. So però quello che non vorrei mai: morire e non essere ricordato da nessuno. Perchè sono molto d'accordo con chi dice che "vivere nel cuore di chi resta non è morire".
Ecco il mio ricordo di te, Toto. Ovunque tu sia, in ogni tempo, ti porterò con me.
The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-9790182749829666862013-04-09T12:56:00.001+02:002013-04-09T12:56:34.471+02:00Il Mondo che vorreiIl mondo che vorrei è un mondo che non esiste. Il mondo che vorrei non ha né spazio, né tempo. Il mondo che vorrei è capace di capirmi. Il mondo che vorrei è veramente un bel posto. Il mondo che vorrei non chiede. Nel mondo che vorrei tutti danno tutto ma con rispetto degli spazi altrui. Il mondo che vorrei lo conosco solo io. Il mondo che vorrei è solo un generoso egoismo. Il problema, forse, è proprio il mondo che vorrei. The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-38769423143369796862012-10-12T22:11:00.002+02:002012-10-12T22:11:34.489+02:00E' non èE' una passione giocosa
un buon sentimento
uno sguardo e un pensiero
che non si riposa
E' la vita che accade
E' la cura del tempo
E' una grande possibilità
Non è una sfida
Non è una rivalsa
Non è la finzione di essere meglio
Non è la vittoria l'applauso del mondo
di ciò che succede il senso profondo
E' il filo di un aquilone
un equilibrio sottile
non è cosa ma è come
E' una questione di stile
non è di molti ne' pochi
ma solo di alcuni
E' una conquista una necessità
Non è per missione
ma nemmeno per gioco
Non è "che t'importa"
Non è "tanto è uguale"
Non è invecchiare cambiando canale
Non è un dovere dovere invecchiare
<b>
Sentire e fare attenzione
ubriacarsi d'amore
è una fissazione
è il mestiere che vivo
e l'inchiostro aggrappato
a questo foglio di carta
di esserne degno
è il mio tentativo<b></b></b>
The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-6258601618303444112012-03-31T11:38:00.001+02:002012-03-31T11:38:57.811+02:00Angelo della nebbiaScelti da chissa' che mano<br />per esser buttati in mezzo alla nebbia<br />con chi alla nebbia s'e' gia' rassegnato<br />ed ha spalle curve e vestiti umidi<br />Corse finite al mattino<br />col cuore che batte in un mucchio di sabbia<br />su fette d'asfalto dal fondo ceduto<br />due lepri ogni tanto si fermano li'<br />si fermano a urlare:<br />siamo qui<br />angeli della nebbia.<br />Gua-a-a-rdaci<br />buttaci solo un po'<br />di colore<br />A-a-a-angelo<br />Ci puoi sentire o no?<br />Sei li'?<br />Sei li'?<br />Sei li'?<br />C'e' un piatto pieno di vita<br />puntata in scommesse gia' perse in partenza<br />ma prima di tutto van tutte giocate<br />che l'allibratore si diverta un po'<br />Senti proprio tutto bene? o no???<br />Rumori e corpi attutiti<br />e gocce che provano a bagnarci dentro<br />due lepri si danno una bella scrollata<br />e al prossimo campo si fermano un po'<br />si fermano a urlare:<br />siamo qui<br />angeli della nebbia.<br />Gua-a-a-rdaci<br />buttaci solo un po'<br />di colore<br />A-a-a-angelo<br />Ci puoi sentire o no?<br />Sei li'?<br />Sei li'?<br />Sei li'!!The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-920761425009304838.post-29209557439405351522012-03-13T10:30:00.000+01:002012-03-13T10:31:44.898+01:00LE COSE IMPOSSIBILI ACCADONOCos'è che definiamo improbabile? Quasi impossibile? Qual è il numero che ci viene in mente se pensiamo a qualcosa che quasi sicuramente non accadrà? Uno su un milione? Uno su un miliardo? L'intuizione di Olsen è che in un tempo finito capitano molto più di un milione di cose... molto più di un miliardo, se è per questo... un numero quasi infinito di eventi, la maggior parte dei quali assolutamente imprevedibili! Questo in termini puramente matematici ha un solo significato: che una cosa quasi impossibile accada non solo è molto probabile, è SICURO!The Captainhttp://www.blogger.com/profile/04892576996575871899noreply@blogger.com0