Trilussa
LA NINNA NANNA DE LA GUERRA
(1914)
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
domenica 22 gennaio 2012
mercoledì 11 gennaio 2012
Ora e Allora
Un conto è volere vedere le stelle
un conto è farsi guidare
Un conto è saperle
là in alto e lasciarle un pò fare
Un conto è la rabbia
che provi a 20 anni
un conto è la rabbia a 40
Un conto che intanto non sembra cambiare mai niente.
Sai che ora e allora
e ancora così
a rubare l’amore
che si fa rubare
Un conto è la mappa
di tutti i locali
un conto è dovere star fuori
Un conto è sentire
che riesci a lasciarti dormire
Un conto è svegliarti e sentirti già stanco
un conto è trovarla di fianco
Un conto è sentire
che il fuoco non è ancora spento
Tanto ora e allora
e ancora così a rubare
l’amore che si fa rubare
Ora e allora
e quando sarà
su una fune sottile
con il proprio stile
Un conto è la vita
che imposta il suo gioco
un conto è averlo capito
Un conto è ripeterti spesso
che sei fortunato
Tanto ora e allora
e ancora così
a rubare l’amore
che si fa rubare
Ora e allora
e quando sarà
su una fune sottile
con il proprio stile
un conto è farsi guidare
Un conto è saperle
là in alto e lasciarle un pò fare
Un conto è la rabbia
che provi a 20 anni
un conto è la rabbia a 40
Un conto che intanto non sembra cambiare mai niente.
Sai che ora e allora
e ancora così
a rubare l’amore
che si fa rubare
Un conto è la mappa
di tutti i locali
un conto è dovere star fuori
Un conto è sentire
che riesci a lasciarti dormire
Un conto è svegliarti e sentirti già stanco
un conto è trovarla di fianco
Un conto è sentire
che il fuoco non è ancora spento
Tanto ora e allora
e ancora così a rubare
l’amore che si fa rubare
Ora e allora
e quando sarà
su una fune sottile
con il proprio stile
Un conto è la vita
che imposta il suo gioco
un conto è averlo capito
Un conto è ripeterti spesso
che sei fortunato
Tanto ora e allora
e ancora così
a rubare l’amore
che si fa rubare
Ora e allora
e quando sarà
su una fune sottile
con il proprio stile
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