venerdì 29 luglio 2016

I DIECI LADRI DELLA TUA ENERGIA

1- Lascia andare le persone che solo condividono lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente. 2- Paga i tuoi debiti in tempo. Nel contempo fai pagare a chi ti deve o scegli di lasciarlo andare, se ormai non lo può fare. 3- Mantieni le tue promesse. Se non l'hai fatto, domandati perché fai fatica. Hai sempre il diritto di cambiare opinione, scusarti, compensare, rinegoziare e offrire un'alternativa ad una promessa non mantenuta; ma non farlo diventare un'abitudine. Il modo più semplice di evitare di non fare una cosa che prometti di fare e dire NO subito. 4- Elimina nel possibile e delega i compiti che preferisci non fare e dedica il tuo tempo a fare quelli che ti piacciono. 5- Permettiti di riposare quando ti serve e dati il permesso di agire se hai un'occasione buona. 6- Butta, raccogli e organizza, niente ti prende più energia di uno spazio disordinato e pieno di cose del passato che ormai non ti servono più. 7- Dà priorità alla tua salute, senza il macchinario del tuo corpo lavorando al massimo, non puoi fare molto. Fai delle pause. 8- Affronta le situazioni tossiche che stai tollerando, da riscattare un amico o un famigliare, fino a tollerare azioni negative di un compagno o un gruppo; prendi l'azione necessaria. 9- Accetta. Non per rassegnazione, ma niente ti fa perdere più energia di litigare con una situazione che non puoi cambiare. 10-Perdona, lascia andare una situazione che è causa di dolore, puoi sempre scegliere di lasciare il dolore del ricordo.

mercoledì 22 giugno 2016

Mantra

Non ti arrendere mai, neanche quando la fatica si fa sentire, neanche quando il tuo piede inciampa, neanche quando i tuoi occhi bruciano, neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati, neanche quando la delusione ti avvilisce, neanche quando l’errore ti scoraggia, neanche quando il tradimento ti ferisce, neanche quando il successo ti abbandona, neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta, neanche quando l’incomprensione ti circonda, neanche quando la noia ti atterra, neanche quando tutto ha l’aria del niente, neanche quando il peso del peccato ti schiaccia… stringi i pugni, sorridi……….e ricomincia. San Leone Magno

lunedì 8 febbraio 2016

Riflessioni

Scorrono i giorni, i mesi e gli anni. Scorrono senza chiedere scusa, senza avvisare, senza educazione. Lo fanno per farsi rimpiangere da noi così distratti da tutto quello che "dobbiamo" sbrigare per tirare a campare, e anche se te ne rendi conto hai sempre la sensazione che sia troppo tardi. Tardi per cominciare di nuovo un lavoro, una vita, per svuotare il cassetto dei sogni dimenticati, tardi per un viaggio, per una dichiarazione e si rimane stupiti di quanto siano bravi gli altri a fare programmi e a metterli in atto. Ecco oggi è il giorno dei miei complimenti al mondo, a quelli che lo popolano e hanno già raggiunto tutti i loro obiettivi, quelli sazi dei successi, innamorati del loro lavoro (perchè ne hanno uno solo e non due o tre) , sempre pronti a partire, a esaudire i desideri propri e altrui. Complimenti a voi che avete capito come funziona questo gioco. Per quello che mi riguarda c'ho capito proprio poco.....

venerdì 15 maggio 2015

ERESIA

Vi auguro di essere eretici. Eresia viene dal greco e vuol dire scelta. Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso è colui che più della verità ama la ricerca della verità. E allora io ve lo auguro di cuore questo coraggio dell’eresia. Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità e dell’impegno. Oggi è eretico chi mette la propria libertà al servizio degli altri. Chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è. Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia, chi approfondisce, chi si mette in gioco in quello che fa. Eretico è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie. Chi non pensa che la povertà sia una fatalità. Eretico è chi non cede alla tentazione del cinismo e dell’indifferenza. Eretico è chi ha il coraggio di avere più coraggio.

martedì 20 gennaio 2015

Sant'Agostino

Ama, e fai ciò che vuoi. Se tu taci, taci per amore. Se tu parli, parla per amore. Se tu correggi, correggi per amore. Se tu perdoni, perdona per amore. Sant' Agostino

giovedì 15 gennaio 2015

Citazione

Ti potranno tagliare le ali ma, se non glielo consenti, non potranno impedirti di volare. (Cit)

mercoledì 10 dicembre 2014

Primissime impressioni

Kaohsiung (高雄) è la seconda città per grandezza di Taiwan, con un popolazione stimata intorno ai 2.770.000 abitanti. E' divisa in 38 distretti (區), ogni distretto è diviso in villaggi (里). Ci sono 651 villaggi, ogni villaggio è suddiviso in vicinati (鄰), ci sono 15.584 vicinati. La città è anche il centro più importante per la manifattura, la raffinazione ed i trasporti della nazione. Il tasso d'inquinamento è alto data la presenza massiccia di industrie e il suo porto negli anni '80 è stato per grandezza al terzo posto mondiale. Queste in sintesi le nozioni che snocciola wikipedia e con le quali sono partito da Roma. Avevo letto qua e là su internet dei blog su Taiwan e, naturalmente, su Kaohsiung in particolare, ma in sostanza erano soltanto due le cose che mi preoccupavano: la lingua e il cibo. Devo ammettere che il problema lingua è paragonabile a quello cibo anche se sto cercando di superare il secondo. E devo ringraziare l'influenza che il Giappone ha avuto sull'isola. Infatti devo dire che nonostante io sia scettico a provare "tutto" (voglio dire che seleziono bene prima di ordinare), la cucina Teppanyaki non è affato male. L'uso errato delle bacchette (kuàizi (筷)) mi fa consumare il pasto in un'ora (più o meno) ma sto migliorando. L'impatto con un mondo tanto diverso dal mio è stato duro. Dopo una settimana piena qui a Taiwan posso riassumere le mie impressioni con poche parole: tutto qui è caoticamente ordinato. La città è grande, dispersiva,ma per certi versi raccolta nelle mille stradine attorno ad un viale, moderna e antica. Se ti muovi a piedi non puoi non notare due cose: l'aria pesante delle metropoli orientali e l'esplosione di colore (il più discreto è il rosso). L'aria pesante è dovuta al forte inquinamento. La benzina non è raffinatissima e camminando per strada alle volte vieni aggredito dall'odore di zolfo. Orientarsi è facile. Le maggiori arterie collegano i quattro punti cardinali. Ci sono due linee di metropolitana: la rossa collega la parte Nord a quella Sud e quella gialla che invece collega la parte Est a quella Ovest. Le due si incrociano solo in un punto d'interscambio: la stazione di Formosa Boulevard. Anche le due maggiori direttrici stradali seguono questa logica. Seguendo questo principio perdersi dovrebbe essere quasi impossibile. Ecco, bravi: quasi! Si perchè non appena si lascia la via principale e ci si avventura in qualche vicolo o strada secondaria, si piomba inesorabilmente in un vespaio di vicoletti pieni di botteghe, di case, di banchetti di cibo "take-away", mercatini, ristorantini. Si piomba in piena Chinatown. In alcune strade la densità tra persone e cose sparse qua e là, sopra e sotto, a destra e a sinistra, è talmente alta che quasi non si scorge il cielo. Ogni negozio, ogni banchetto, ogni esercizio pubblico, ha i suoi bei "ninnoli" appesi per contrastare la malasorte. Si va dalle classiche lanterne rosse ai delle scritte scaramantiche, da bracieri davanti la porta d'ingresso (dove la tradizione vuole che si brucino carte, frutta, incensi) per invocare l'aiuto degli dei e propiziare gli affari agli adesivi dei gatti. Qui a Taiwan non si deve mai indicare col dito una persona (è maleducazione), non si devono mai incrociare le bacchette, non si deve mai bere troppo in pubblico tanto da dare "spettacolo". Per ulteriori sviluppi ed info: stay tuned.