domenica 28 ottobre 2007

Un salto nel futuro...


E se andasse proprio così?


Domenica mattina. Il sole bussa alla mia finestra già da un pò, ma di alzarmi non mi va proprio. Mi giro e mi rigiro nel letto pensando: ma non c'è l'ora solare? E allora l'orologio segna un'ora sbagliata...E poi in casa nessun rumore segno evidente che mi sto sbagliando e che ancora i miei dormono. Invece la verità, come sempre, è un'altra. Sono le undici e i miei sono andati a pranzo fuori.

Mi alzo un pò svogliatamente. Arrivo in cucina e sorpresa. Sul tavolo preparato per la colazione ci sono: Corriere dello sport in bella mostra e cornetto con la crema. Cominciamo bene. Faccio colazione e alle undici e mezza sono già in tenuta sportiva. Stamane si corre! Cuffiette con musica ad hoc e via. Le strade sono stranamente deserte. Poca gente, poche macchine. L'aria è tiepida e la brezza che sbatte sulla faccia è gradevolissima. Mentre corro una signora esce in balcone a stendere i panni. Una mamma segue il figlioletto sul triciclo. Un anziano mi guarda un pò invidioso arrancando col suo bastone. E' domenica mattina. Tutto scorre lento. Anche quelle poche macchine che incrocio sembrano quasi scusarsi.

Comincia la salita e parte dentro le cuffie "Layla" di Eric Clapton. L'intro mi mette una carica esagerata e attacco subito le prime pendenze con impeto. La mente si sgombra dai pensieri settimanali e tutto sembra rinascere. I pensieri tornano d'incanto a volare alto come la nuvola bianchissima che si scorge all'orizzonte.

Siamo a metà salita. L'effetto della musica si è un pò affievolito, ma ancora reggo bene. Mi concentro un attimo per pensare al percorso da fare. Ma si, facciamo quello lungo. Tanto sono solo a casa e quindi nessuno mi aspetta per pranzare.

Partono le prime note dei Dire Straits e siamo a metà. Arriva il difficile: tenere lo stesso ritmo e rientrare alla base. Passo per la piazza principale. Poche persone anche li. Ci sono 2 o 3 bambini sulle giostre dei giardinetti e un capanello di persone che chiaccherano amabilmente davanti al cancello della chiesa.

E ancora lungo la via principale. Un randagio attraversa la strada e l'idea che nasce nella testa vedendolo è quella di un vecchio pugile suonato che barcolla per arrivare al suo angolo. Deve averne viste tante e sicuramente migliori di quelle che vede oggi.

Incredibilmente le gambe continuano a mulinare. Sembra quasi che non vogliano smettere più ( ma naturalmente tutto ciò è solo un'impressione...in realtà il quadricipide mi sta chiedendo pietà da circa 10 minuti).

L'ultimo sforzo. L'ultima salita prima del cancello di casa. E per fortuna parte "Into the groove" della sora Ciccone (per i profani: Madonna) .

Davanti alla rotonda di casa mia mi sento come Fantozzi in quella drammatica corsa ciclistica. Mi appare di tutto: dalla Madonna (quella vera, inimitabile) a San Simon Pietro (a proposito grazie per gli auguri di onomastico al mio amore, mia suocera e ad Anna...l'unica della Compagnia che si è ricordata!!!).

Riesco a salire le scale di casa. Entro e nessuna voce rompe la bellezza di quel momento. Nessuno ti chiede cosa vuoi per pranzo e nessuno che ti urla che hai fatto tardi e adesso devi farti la doccia e chissà quando mangiamo...

Mamma mia, CHE PALLE!

Mi spoglio lanciando ogni cosa alla rinfusa. Apro l'acqua della doccia. O mio Dio (vocativo...) ma c'è qualcosa di più bello della doccia quando sei sudato dopo un'ora di esercizio fisico?

Dopo essermela gustata fino in fondo, mi asciugo, mi rivesto e cerco di sistemare il bagno. L'una e trenta. Metto su l'acqua della pasta. un sughetto veloce e via. Accendo lo stereo e infilo il cd di "Dark side of the moon". Mentre ascolto il cd e aspetto di salare l'acqua penso: ma te rendi conto quanto è bello vivere da solo? Ma quasi quasi. No?

L'acqua bolle. Butto la pasta. Intanto sono il padrone. Affetto il pane, apro le finestre della camera mia, quelle della camera dei miei, riassetto il letto. Le note di "Time" riempono la casa.

Scolo la pasta. La mischio col sugo. La servo nel piatto, "sventaglio" un pò di parmiggiano sopra e penso che questo è il Paradiso.

Mangio e mentre continuo a pensare come fare per rendere tutto ciò permanente (naturalmente scartando immediatamente l'ipotesi di "far fuori" mia madre e mio padre...) ecco che le note di "Money" arrivano dirette e sarcastiche a ricordarmi il perchè tutto ciò non sarà, nel breve, uno stato permanente...


Mi siedo davanti alla TV aspettando l'inizio della partita. Le chiavi di casa nella serratura della porta. Sono tornati. Di già??? Ecco i barbari...arrivano per distruggere l'Impero Romano. Ed infatti il loro capo si appropria subito del telecomando e il loro primo ufficiale parte subito con l'interrogatorio.


E quando sconfitto rientro nella mia stanza mi chiedo: e se andasse proprio così? No, forse potrebbe andare meglio...facendo tutto quello che ho fatto, assaporando la libertà di quelle poche ore, ma tutto in compagnia della mia dolce metà sarebbe meglio...



lunedì 22 ottobre 2007

Sondaggio...

E così il popolo del web si è pronunciato. Il 60% dei votanti (pari a 21 unità) ha detto NO. No, non è vero che le italiane "se la tirano" più delle straniere. Il 40% (pari a 14 unità) ha invece espresso opinione contraria. Che vuol dire tutto ciò?


Ad un'analisi poco approfondita (e sicuramente di parte) si potrebbe pensare che sono più le donne che leggono questo blog rispetto ai maschietti, ma dato che non vogliamo essere così superficiali e maliziosi possiamo semplicemente pensare che il risultato rispecchi solo se stesso: le donne italiane non sono più chiuse delle straniere.

Facciamo un passo indietro, però, e ritorniamo alla sera in cui questa discussione ha avuto luogo.
15 giorni fa: sabato sera. In attesa di entrare in un pub 9 sfigatissimi amici parlano del più e del meno. Chi racconta del suo viaggio di nozze, chi racconta della sua settimana lavorativa e di quel deficiente di collega che...blablabla, chi invece racconta delle sue "notti brave milanesi" (molto più immaginate che vissute) tra un wisky doppio e una modella. E così tra una fantasia e l'altra "il milanese" comincia a dire di come le straniere sono più abbordabili rispetto alle italiane, di come escano più facilmente da sole pronte a fare nuove conoscenze, etc. Davide subito si accoda, Lorinzo idem, Io appoggio solamente (dato che il mio sesto senso ha già intuito come andrà a finire), David utilizza il metodo meticcio...di questo non mi impiccio (saggio uomo).Ma apriti cielo.

Le donne del gruppo cominciano a "stizzirsi". No, non è vero! Siete voi che pensate sempre e solo "a quello". Siete voi che non sapete approcciarci, siete voi che pensate tutti questi luoghi comuni falsi e banali! Eccola la: sono partite. E come un uragano si abbattono sopra di noi spazzando via tutto. Trovare la più esagitata è un compito arduo come trovare "il famoso ago nel pagliaio".

E vabbè, saremo pure noi, ma certo voi non fate nulla per smentire questi luoghi comuni. Se uno vi fa una gentilezza la prima cosa che pensate è: questo ce sta a provà. Le prime cose che fate sono nell'ordine: abbassare lo sguardo, dire un impercettibile "grazie" (se ce dice bene) e ultimo girare le spalle. Beh come approccio non c'è male. Potevi però tirarmi una molotov così... tanto per farmi capire che non sei una "facile"...no?

Vuoi mettere la facilità di esecuzione che si ha con una ragazza straniera? Do you speak english? Can I help you? Have you got a cigarettes, please? (Ragazzi sto corso d'inglese serve eccome!!!!) e il gioco è fatto. Cioè...almeno si chiacchera un pò. Poi magari non succede nulla (ah, lo vedi che pensate sempre a quello!) ma almeno si è passato 2 ore in compagnia!

Comunque, sondaggio o non sondaggio la verità è una sola: possono essere italiane, svedesi, norvegesi, polacche, tunise, arabe...tanto se non gli piaci non c'è verso. E soprattutto, se lei non decide che sei capitato nel posto giusto, nell'ora giusta, con i vestiti giusti, con Sole e Urano in trigono che formano una congiunzione astrale con Venere e un sestile con Giove...e non vi dico poi se Saturno vi guarda di sottecchi...si, insomma per poter approcciare una qualsiasi donna ci vuole molto CULO! E basta...
Questo ufficialmente. Volete anche la versione "para amigo"? Beh, io ho votato si...

venerdì 19 ottobre 2007

First marito

Settimana ricca, settimana impegnata. Avrei tanto da scrivere e sicuramente lo farò nei prossimi post. In questo però vorrei soffermarmi su due o tre cosette. Solo per questo post The Captain lascia il posto al "First marito".


Domenica scorsa ci sono state le elezioni del PD. La mia Lei era una delle centinaia di candidati ( a livello regionale). La lista non era una di quelle più accreditate, anzi. I componenti "vip" erano tutti Intellettuali. Grande credito, poco seguito. Eppure la speranza riempiva i cuori di questa giovane (?) candidata. La sua posizione era ottima: seconda in lista. Sistema proporzionale. tutto faceva supporre che...
La settimana antecedente le votazioni nulla era stato lasciato al caso. Una fitta corrispondenza di mail aveva messo in moto la macchina delle amicizie: "Ma tu di che collegio sei?", " Conosci qualcuno che vota li?", "Io mi candido, dici che me lo dà il voto?", e così via tra cene istituzionali, discorsi in pubblico (già perchè nessuno riuscirà mai a prendere in castagna Sara: anche a braccio ha raccolto applausi a scena aperta...e te credo, loro non sanno che per farla tacere occorre l'Aviazione Americana con missili intelligenti...) e volantinaggi in lungo e largo.
Domenica arriva. Io non la posso votare. No, non pensate subito male. Se fosse stata candidata nel mio collegio sarei andato. Sicuramente. E non solo per la stima, l'affetto e l'Amore che mi lega a lei, ma bensì perchè la penso come il caro vecchio Signor G quando a dei giornalisti che andarono a riferigli che la moglie si era candidata con FI rispose:"Vorrà dire che avrò una persona per bene da votare!".
I giorni passano e ognuno di questi potrebbe essere il giorno che consacra la vittoria di elettorale di Sara. Parlo non a caso di "Vittoria elettorale". Anche perchè non erano poche le persone che la stavano gufando...
Arriva giovedi. La mia "vecchietta" compie... ok tanto lo sapete tutti, no?E io spero tanto che finalmente oltre agli auguri dei suoi amici, dei suoi cari e miei, arrivi anche il sospirato verdetto.Niente da fare. Si deve aspettare. Almeno il mio regalo e il regalo dei genitori mitigano un pò "la delusione"...
Piccolo inciso: la cena di compleanno è stata molto divertente. La torta in particolare era qualcosa di buono (mimosa all'arancio...io per non saper leggere e scrivere ho fatto il bis).
Veniamo a questa mattina. Alle 10 e un pò telefono a casa di Sara per avere notizie. Nessuno risponde. Eppure io so che qualcuno deve esserci per forza. Mi immagino che Sara sia affaccendata nel ruolo di Cinderella anche perchè la mamma è infortunata. Riproverò più tardi. Così faccio, ma quando la sento non ha ancora notizie e ci lasciamo con un :"Appena so qualcosa ti faccio sapere".
Dopo neanche un'ora squilla il telefono. Leggo il numero. Sara casa. "Pronto...", "Stai parlando con l' "Eletta"!". Si, penso io...Io sono Dan Brown e questa è la storia del Graal...però sono felicissimo.
Felicissimo a 360 gradi. Perchè se lo merita. Perchè come in tutte le cose che fa ci mette il cuore. Perchè, non avendo ancora quel pelo sullo stomaco che deve sbrigarsi a far crescere, il sentirla parlare da l'idea della purezza dell'animo di chi non potrebbe mai fare una promessa da marinaio. Perchè il fatto di amarla vuol dire augurarle di vedere che " l'acqua gli va sempre a finire nell'orto!".

La fortuna arride agli audaci. Alle volte anche alle persone oneste....meno male!

Chissà se sarò all'altezza del ruolo di "First marito"...mi sento un pò come... mmmh ora che ci penso le donne di potere sono tutte brutte...
No, non posso essere nessuno dei First mariti...Lei è carrrina (come direbbe Caterina...).

martedì 16 ottobre 2007

Un regalo per voi....

Sto cercando da tre giorni le parole per scrivere questo post. Le cerco e non le trovo. Poi all'improvviso...si, eccole la. Ce le avevo sempre avute. Erano nelle immagini che ho raggruppato. Erano nelle canzoni che ho scelto come sottofondo. Non è niente di che,ma siamo noi (anche se già sò che qualcuno si dissocierà!).
E allora, in rigoroso ordine alfabetico, eccoli qui i componenti della "Compagnia": Anna, Caterina, David, Davide, Fabio, Giulia, Laura, Lorenzo, Piergiorgio, Sara, Silvia, Simone, Stefano.

A seguire altri racconti (o parabole!) sui questi tizi brutti!



sabato 13 ottobre 2007

Weekend

Il ricordo dell'ultimo weekend non è ancora svanito quando lunedi mattina la sveglia suona e mi devo alzare dal letto. Come uno zombie mi dirigo verso il bagno, mi preparo (non certo senza difficoltà) e vado al lavoro. Alle 7:45 tutto fuori è sempre uguale: il portiere che lava le scale, i "passerotti" che cinguettano, un timido sole che fa "capocciella" tra due palazzi e l'aria fresca del mattino che, nel percorso tra il portone e la macchina, mi risveglia completamente. Eccoci. Si riparte. L'ennesima settimana lavorativa. Aspettando il prossimo weekend.

Che sarebbe stata una settimana dura lo potevo anche immaginare. Che sarebbe stata anche massacrante l'ho capito esattamente alle 14:45. Il capo che torna da una riunione con la faccia scura, l'altro collega che non parla e tu che senti quella vocina stridula dentro di te che ti dice:"Guagliò...so cazzi tuoi!".

Tremila cose da fare. Tremila cose da terminare. Eppure nonostante tutto riesco, come un navigato equilibrista, a portarmi a mercoledi con i seguenti risultati ottenuti: metà dei lavori a me assegnati fatti, un allenamento in palestra effettuato e una cena a casa di Sara. Giovedi mattina: altra mazzata. Nuovi problemi all'orizzonte: ma perchè le magagne escono tutte il giovedi? Si perchè se una rogna esce di lunedi o di martedi o esagero...di mercoledi pensi: si vabbè, ma c'è tempo! Il giovedi no...il giovedi pensi: quando arrivano le 18 di venerdi?Quando comincia il weekend?

Ma devo essere onesto, neanche l'ultima avversità era riuscita ad abbatermi. Un solo pensiero mi teneva ancora in piedi: la cena a base di pesce (spaghetti con vongole, triglie alla siciliana) a casa di Sara! Giovedi ore 19:00. Brutto segnale...mal di gola? No, non può essere. Avrà mica ragione Sara: "Tu ti ammali sempre il giovedi! Sei come il malato immaginario!". Però stavolta non so mica se è solo paranoia. Eppoi come avrei fatto a prenderlo? Tutto sommato avevo solo mio padre a casa da lunedi con 38 e mezzo di febbre, il mio capo assente per influenza mercoledi e giovedi (ma tanto grazie a quei grandissimi cornuti di Marconi, Meucci, Bill Gates e tutti quelli che hanno inventato le telecomunicazioni era come se fosse presente) e due colleghi che non facevano altro che starnutire per tutto l'ufficio da mattina a sera. Dite che sarebbero tutti indizi? No dai, non può essere. Tanto perchè voi lo sappiate: la cena era ottima! La mamma della futura onorevole si è superata!

E tanto perchè per ogni cosa bella dobbiamo averne una brutta, torno a casa con 2 tonsille come due palle da tennis e in tasca due aspirine...americane!

Venerdi mattina vado a lavorare, ma non sto bene. E dato che dovevo essere presente per forza non mi misuro neanche la febbre... a che serve sapere?

La giornata è lunghissima. Man mano che il tempo passa faccio sempre più fatica a deglutire, sento sempre più freddo e le articolazioni mi fanno sempre più male. Il naso comincia a dare segni di cedimento e la tosse mi dice che la notte sarà difficile dormire!

Ma un altro pensiero mi tormenta e si fissa nella mia mente: sabato e domenica a casa! Che palle! Ma no dai, vedrai che è solo un pò di mal di gola e raffreddore, ma senza febbre si esce...



Sabato ore 07:35 dopo una brutta nottata: 38 di febbre...il resto è storia! E l'unica preoccupazione? La lascio nella vignetta a lato...

martedì 9 ottobre 2007

Quando il fotografo ce l'ha con te...

Dave poi dici che sono io è!?! Ma dico io è mai possibile? Farci venire bene in foto è un'impresa impari ok, ma almeno prenderci in un atteggiamento "normale" non dovrebbe essere difficile! Non ce sta una persona ( e dico una persona) che sta in posa!
PG è imbalsamato e per osmosi sta mummificando anche me e Fabio. Anna, da quel poco che si vede è molto seria (diciamo incazzata?) oltre che coperta per metà da Cate che nel frattempo ride di quelle risate isteriche perchè non riesce a tener buono il Robert De Niro della Pisana. Notare che Bob non sta facendo il cretino, no! In quel preciso momento era nel pieno della recitazione: un ruolo drammatico. Liberamente ispirato al Dustin Hoffman di "RainMan", avete presente? Solo meno drammatico e meno intelligente...insomma UN MINCHIO! Sara ma con quella mano che stai a fà? E perchè sta boccoccia a culetto? Mah...
Davide le vuoi abbassare ste braccia? Hai notato che te lo stanno chiedendo in coro: Fabio, Anna e lo Sposo? Ma la mattina una botta sotto le ascelle...no?Povero: "Ma chi ti dicono!!!!!", hai ragione: d'altronde ci hai messo solo 1h e mezza per prepararti: complimentoni per il risultato!
Ok, ok, l'espressione dello sposo non è dovuta solo a quello. In realtà l'altro 50% del cervello che non sta pensando a questo sta pensando:"Ma quando finiscono ste cazzo de foto che me devo fumà una sigaretta?"...e Laura (che lo conosce bene) sconsolata guarda in basso...cominciamo bene!Tutto apposto!
Al ragazzo dietro a Sara e Sivia...non gliene pò fregà de meno! Per non parlare della sua ragazza e della sorella dello sposo che addirittura prendono le distanze.
Insomma solo Silvia (povera Penelope che sta per trovare finalmente pace?Mah) sembra darti un pò retta. Ma sarà davvero così? Oppure quell'espressione un pò caritatevole è dovuta al fatto che, oltre ad essersi rassegnata ad avere un uomo lontano, quando c'è, deve anche convivere con una figura mitologica metà uomo e metà macchina fotografica?
Aspetto commenti...

venerdì 5 ottobre 2007

Un pomeriggio nel traffico


Oggi pomeriggio ho accompagnato un mio collega alla stazione Tiburtina. Alle 16:45 appuntamento sotto il palazzo dove lavoro io ( lui è in un'altra palazzina). Mi preparo psicologicamente:era tanto che non passavo un pomeriggio nel traffico. So già che sarà un'avventura. Prima di scendere, sguardo veloce al sito di optotelematics per verificare le condizioni del Raccordo Anulare. Corsia esterna: dalla Pisana all'Appia tutto fermo! Corsia interna: solito super mega ingorgo all'altezza della Flaminia ma tutto sommato sembra scorrere. Segno della croce e via si parte. Unico obiettivo: essere alla stazione dei pullman prima delle 18. Ce la faremo?
Dopo brevissimo ragionamento decido per la corsia interna. Tutto sembra procedere alla grande. Aurelia, Boccea, Tomba di Nerone: tutto libero o quasi...comunque camminiamo! Si, come sempre c'è l'idiota che inchioda e non sai perchè...quello che se non si sposta almeno ogni 4 secondi da una corsia all'altra si sente male(naturalmente senza freccia), ma tutto sommato la conversazione è piacevole e il fato sembra arriderci.

Uscita Flaminia: primi segnali di forti rallentamenti. Niente di male. Lo sapevamo.

Devo dire che mi piace molto farmi gli affari degli altri quando sono in macchina e il Raccordo è sempre ricco di "casi umani". C'è quello che si scaccola, la signora che si rifà il trucco (ma poi dico io, non stai andando a casa????E mica devi andare a sfilare, no?), quello che sbadiglia, quella che è così brutta, ma così brutta...che me sembra l'amica mia "Tatiana"(l'ho già sentita questa, mi sbaglio?), il "coatto antico" con una Tigra del '96...e infine lui: il "clacsonista"!

Specie di animale che tutti vorrebbero vedere estinguersi e per il quale credo neanche il WWF muoverebbe un dito, questo piccolo, inetto omunculo sembra avere un tic nervoso che porta automaticamente la sua mano destra sul clacson ogni qualvolta una delle trecento persone che guidano una delle trecento macchine che gli stanno davanti comincia a pensare di toccare il freno o alzare il piede destro dall'acceleratore.

Ma dico io: ma che cazzo suoni? Ma non lo vedi che siamo tutti fermi? E poi, ma davvero pensi che il tuo clacsonare possa avere effetti tipo Mosè sul Mar Rosso e aprire in due quell'ammasso di lamiere?

Comunque, dopo circa 15 minuti di semi-passo uomo (il passo uomo sarebbe stato chiedere troppo...un uomo ci avrebbe doppiato facilmente) riusciamo a superare il ponte e la situazione si fa di nuovo tranquilla. A questo punto sono le 17:18. Bene penso io, ora da qui fino all'uscita Tiburtina tutto liscio. Magari i problemi arriveranno sulla Tiburtina. E invece miracolo dei miracoli: niente tutto perfettamente tranquillo fino a duecento metri dalla stazione. Il bello però deve ancora avvenire. Lascio alle 17:47 il mio collega alla stazione degli autobus. Mi ringrazia. Si scusa per avermi fatto fare "un bel giro" e se ne va.

E ora? Faccio il centro. Si è meglio. Bastano cinque minuti al raccordo per diventare un'orgia di ferro e smog! Proseguo fino al Verano, salgo su per il Policlinico, Castro Pretorio, Termini. Traffico sostenuto, ma sono le 18:10 di venerdi: che cosa pretendo?

Via Cavour: l'apoteosi! Tutti in fila. Si ricomincia a guardare nelle macchine. Il pischelletto neo-patentato con la Mercedes del papà, una coppia che litiga,una donna parla con l'auricolare, un'altra guida talmente vicina al volante che penso: o è alta come un playmobil o non ha le ginocchia (perchè come farà a staccare la frizione è degno del Terzo Mistero di Fatima) e infine lui: il "clacsonista". Stavolta del tipo peggiore: lurido e viscido.

Finestrini aperti, carrozzeria auto piena di strisciate e ammaccature, magliettina aderente verde militare con macchia di unto in bella vista all'altezza dello stomaco, sigaretta nella mano sinistra, barba incolta, capello untissimo. Età anagrafica: 40 anni. Età dimostrata: 55. Sedile leggermente inclinato per far posto a quella che dovrebbe essere la sua pancia. Ve lo state immaginando? No, non riuscireste mai. Alternando rotti magistrali a clacsonate e bestemmie dimostrative (oltre che figurative: 10 per la fantasia perchè alcune non le conoscevo!) abbiamo fatto insieme tutta Via Cavour e gran parte di Via dei Fori Imperiali.

Quando lo vedo allontanarsi da me penso: il prossimo che suona un clacson lo uccido!

Fortunatamente tutto procede bene. Prendo Sara. Facciamo un giretto per negozi. La riporto a casa. La saluto e vado via. Alle 20:00 devo essere a casa. Perchè?Perchè da che mondo è mondo a casa mia si pranza alle 13:00 e si cena alle 20:00! Arrivo a trecento metri da casa mia. Una macchina dietro di me lampeggia: e mò quest'altro che vuole? lascio stare...tutto, ma non suonare il clacson! Metto la freccia e giro verso il cancello di casa mia. Sto per schiacciare il pulsante di apertura sul telecomando del cancello automatico e...eccola lì la clacsonata.

Tiro il freno a mano, spengo l'auto e scendo...mio padre voleva fare il simpatico...e poi dici che vanno a finire sul giornale! Notte a tutti.

giovedì 4 ottobre 2007

Esagerata...




Secondo voi non ci vede da vicino o è solamente un pò eccentrica?

mercoledì 3 ottobre 2007

Che cos'è la "Normalità"?

Ultimamente un dubbio continua a ronzarmi nell'orecchio: ma che vuol dire essere "normali"?Siamo proprio sicuri che in fondo l'uomo nella foto non abbia ragione? Tutto è relativo e, in fondo, tutto può avere mille altre chiavi di lettura, no? Forse la maggior parte delle persone cerca quella più banale perchè usa il sillogismo: banale uguale logico. Ma secondo voi questo non è avvelersi di un ragionamento tipo: "Il treno fischia", "Socrate fischia" allora "Socrate è un treno"?!
Certo dipende molto dalle situazioni, è vero. Ma secondo voi: il fatto di alzarsi tutte le mattine, vestirsi, uscire, andare a lavorare,tornare a casa dopo 8/10/12 ore di lavoro (a seconda se fate gli straordinari o meno), andare a dormire e ricominciare tutto il giorno dopo per almeno 35 anni è normale? E il fatto invece di mollare tuto e tutti, partire in giro per il mondo con pochi euro in tasca, facendo l'autostop, dormendo nelle stazioni ferroviarie o nei posti più squallidi e malfamati è folle?
Io credo che non ci sia risposta univoca a tali quesiti. Certo so che il "mondo" ha le sue regole. Figuratevi che nel Terzo Millennio ci sono ancora persone che credono che l'abito faccia il monaco. Io appartengo a quella classe di persone che credono che l'abito aiuti a fare il monaco, ma che bisogna sempre guardare bene...sotto! Pensate ai Clown, pensate alle nostre maschere popolari.L'apparenza inganna.
Pulcinella (per fare un esempio caro ad Anna) "... scherzando, scherzando diceva la verità..."!
E' la paura del "diverso" che ci fa pensare di essere nel giusto? E' sempre la paura del "diverso" che ci fa pensare di essere noi (con i nostri modi di fare) i normali?
E ancora: ci sono persone che restano e vogliono restare nella cosidetta "normalità" e pensano di sapere tutto. Credono di avere tutte le risposte. Oppure credono di sapere tutto della vita degli altri. Beh a tutti coloro che rientrano in questa categoria, voglio svelarvi un segreto: NON SAPETE PROPRIO UN CAZZO DELLA VITA DEGLI ALTRI!
Credo che siano le sfumature e i colori vivaci a render bello il quadro. Credo che una sfumatura possa essere anche "...il non avere sfumature".



NdR: Dedicato a tutti quelli che l'hanno capito...