lunedì 13 giugno 2011

Nè più, nè meno

Scrivo per me stesso e non per gli altri. Scrivo (male) per cercare di fissare in qualche modo le idee che riempiono la mia testa. E scrivo, fondamentalmente, come "terapia" per cercare di migliorare me stesso. E allora mi sembra giusto dire la verità. Almeno la mia. E me ne fotto allegramente se qualcuno non capisce. Me ne fotto allegramente se qualcuno si offende. Ripeto: scrivo per me. Non scrivo perchè devo insegnare qualcosa agli altri.
Non invento nulla. Osservo e registro. Alle volte sfrutto parole di altri per arrivare ad esprimere quello che ho in testa. Non sono e non sarò mai un "asso" di qualcosa. So fare tutto. Tutto e male. Ma tutto. Scrivo, ma di certo non ho mai pensato di essere Hemingway; fotografo, ma non sono certo Helmut Newton; canto, ma non sono mica Pavarotti; suono la chitarra, ma non sono Clapton o Gilmour; faccio l'ingegnere, ma sicuramente non passerò alla storia per questo. Faccio tanto, tanto altro ancora. Alle volte faccio il buffone, alle volte sono pesante, alle volte proprio non capisco, altre invece mi lascio andare. Nè più, nè meno...ma sono io, vero. Nè più, nè meno...

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