domenica 18 novembre 2007

L'importante nella vita...


L'importante nella vita è essere decisi, sapere cosa si vuole, cercare di ottenerlo con tutte le proprie forze e, senza cadere nel baratro dell'idiozia, non cambiare idea. Questo in pratica, perchè poi in teoria...ah no, questo in teoria, perchè poi in pratica...




Sabato pomeriggio, sfidando freddo, gelo, umidità, virus influenzale e Johnny il pinguino, insieme con Lorenzo&Laura e Davide, siamo stati a Viale Marconi. Missione: comprare tutto il possibile. Maglioni, scarpe (elenganti e non), pantaloni (classici, vero Dà?), scarpini da calcetto erano i miei obiettivi e neanche una nevicata improvvisa mi avrebbe distolto dal raggiungere la mia meta. Camminiamo da piazza Enrico Fermi fino a Gruppo Clark (...ops, sarà pubblicità?). Decidiamo di entrare e lo spettacolo che ci si para davanti è il seguente: orde di coatti (coatto, dal latino ragazzo privo di qualsivoglia etica morale, capace di spendere cifre enormi per capi d'abbigliamento disgustosi solo perchè firmati, si insomma un testa di cazzo!) che si muovevano senza una meta e senza un perchè alla ricerca di un capo di abbigliamento, proprio come faceva un tempo l'homo di Neanderthal quando doveva procacciare il cibo; una serie di capi alla rinfusa dove anche l'ultimo dei neuroni del PG avrebbe trovato difficoltà a trovare una logica. Si, insomma, facciamo un giro veloce (il tempo che dall'entrata ci vuole per arrivare in fondo senza mai fermarsi e ritornare) e usciamo un pò sconfitti. Ci dirigiamo allora verso quei negozietti un pò classic, un pò retrò, un pò...vabbè. Entriamo in un negozio di scarpe e lì perdo almeno 35 minuti per scegliere un paio di scarpini. Nel frattempo Lorenzo&Laura avevano gettato la spugna e il solo Davide resisteva ancora al mio fianco. Resisteva con idee malsane però. Non so se era l'effetto del mio tergiversare o meno, fatto sta che continuava a proporre dei stivaletti che sinceramente manco mio nonno porta più ormai!

Passeggiando per ritornare alla macchina, vedo nella vetrina di un negozio un paio di pantaloni. Carini, anzi...onesti. Anche il prezzo è invitante. Entro, chiedo al commesso, provo quelli antracite...mmmmhh mica so convinto sa...e parte la prima imprecazione di Davide. "Scusi posso provarli marroni?", "Certamente"...mmmmhh mica so convinto sa! Evvai con la seconda...imprecazione. Ri-usciamo dal negozio naturalmente senza aver comprato. Sconfitto e insultato da Davide ritorniamo (non senza aver sfidato Eolo) alla macchina per andare a prendere Saretta.

Destinazione? Paradiso....vabbè non oso pensare i commenti a questo post...

Destinazione: abitazione Lorenzo&Laura per una pizza. Ancora non abbiamo deciso se prenderla da asporto e mangiarla da loro o sederci in pizzeria. Vedremo.

Arriviamo e ci fanno salire. Per decidere ci abbiamo messo una buona ventina di minuti. Scendiamo. Ormai è inverno pieno...altro che Roma sembra di essere a Stoccolma! Il freddo passa attraverso il cappotto, attraverso il maglione, attraverso la camicia, attraverso la magliettina della salute...che tristezza!

E in tutto questo ancora si discute se prendere le pizze e tornare a casa oppure sederci in pizzeria.

Ore 20:15...cinque disperati a piazzale Clodio in cerca di una merda di pizzeria che dovrebbe fare le pizze da asporto. Avete presente la tristezza vera? Beh di più. Il vento che spira gelido e alza dal terreno foglie secche neanche fossimo nel Far West, poche macchine, Monte Mario nero come la pece davanti a noi e...Lorenzo che naturalmente tra destra e sinistra sceglie la parte sbagliata! Rifacciamo il giro della piazza, ma della pizzeria neanche la puzza.

Mentre decidiamo di andare a sederci in un'altra pizzeria, fermi al semaforo, un ideona: il Mc. Ed è lì che diamo il meglio di noi. Attraversiamo ed entriamo nel Mc davanti al tribunale. Le donne fermano un tavolo e i maschietti fanno la fila. Restiamo almeno mezz'ora in fila (che tra l'altro non si muoveva) a dire: io prendo...questo, questo e quello, io quest'altro, io quando vengo al Mc me "sfonno"...dopo questa fiera della banalità colpo di genio...molliamo tutto e andiamo in pizzeria? Ok. Chiamiamo (col cellulare!!!!!!!!) le nostre girl e usciamo dal Mc...dei folli! Ri-attraversiamo la piazza e ci rimettiamo in cerca di una pizzeria. Dopo 300/400 metri eccone una...ma li farà i filetti di baccalà? Ah Simò, mavaffanculo...entriamo! Scordavo inoltre di dirvi che nei 300/400 metri di strada percorsa, Davide continuava a chiedersi perchè, le donne continuavano a dire che loro volevano la pizza anche se avevano fatto la bocca al Mc ed io e Lorenzo proponevamo una trattoria per farci almeno un primo.

Entriamo, chiediamo se c'è posto...c'è! Ci mettiamo seduti e dall'aria radical chic del locale capiamo che questa non è una semplice pizzeria. Ma la pizza la fate? Si, certamente...tranne il venerdi e il sabato...ecco fatto!...ma oggi siete fortunati...la facciamo! Meno male...

Ordiniamo 3 fritti di verdure e 2 piatti di prosciutto. 5 pizze (3 stracchino e salciccia e 2 margherite), acqua e una birra particolarissima....(11,50 euro a bottiglia...neanche il miglior David è capace di tanto!).

Quando arrivano gli antipasti il cameriere chiede di chi sono i fritti...mi sa che questo non è il posto dove si mette il piatto in mezzo...comunque accettano di buon grado. Diciamo che dopo gli antipasti i commenti erano del tipo: Laura, ma a casa avete da mangiare?Ce li facciamo 2 spaghetti aglio e olio?

Arrivano le pizze: buone. Il cameriere ripassa: volete qualche dolce? Beh certo...Aspettate vi mando la padrona che è lei l'esperta. Arriva una signora di mezza età, dolcissima, bionda, un pò pienotta, che ci sorride e snocciola come un Ave Maria tutti i dolci che hanno e le possibili varianti. Aspetta con pazienza le nostre scelte. Prende l'ordinazione e se ne va. Dopo un pò ritorna ed è il trionfo...l'apoteosi dello zucchero a velo e della panna, della crema chantilly (o come caspita si scrive!) e del cacao. Unico neo: vogliate scusarmi, ma i cannoli ripieni fatti in casa non ci sono...sono terminati...perdonatemi, volete qualcos'altro? Certamente.

E la signora per farsi perdonare ci porta ben due dolci gratis....in più! Mamma che bontà! Ripassa il cameriere: Volete una grappa? No, non si preoccupi...il conto grazie. Passano due minuti, ripassa la signora: volete un grappino? Ma si va...alla faccia della coerenza! Ci portano quindi due grappini morbidi...una specialità...grappa di vino...ottima!

Conto...132,50 euro. Tutto sommato per esserci strafogati di dolci...

Ci rivestiamo e torniamo a casa dei sposini. Sarà il grappino, ma il freddo sembra meno pungente. Appena arrivati ci sistemiamo sul divano e dopo un'attenta analisi alle mani i coniugi ci danno i due album fotografici del matrimonio fatti dal fotografo ufficiale (e non da quel bradipo debosciato di David che per altro ancora non si degna di mandarle ste foto!!!!). Bellissimi. Complimenti veramente. Dopo i due album....cd dei signori IDENDRIA sempre sul matrimonio...e qui inesorabilmente scatta il primo momento di enpasse. Davide comincia ad allungare le gambe, io mi appoggio a Sara e Sara stessa al bracciolo del divano. Anche Laura comincia a dare cenni di cedimento. L'unico ancora vispo è il buon Lorenzo. Foto sul PC di Lorenzo (si, vi ricordate bene, proprio il notebook dell'università...ancora campa!). E qui tra una foto sfocata (fatta dalla sorella di Lorenzo) e una foto sfocata (sempre fatta dalla sorella di Lorenzo...ma che è un dejavù???Comunque ha un futuro...non come fotografa però!) si raggiunge il massimo: Davide si allunga completamente sul divano chiudendo gli occhi, io comincio a non dire più stronzate (segno inequivocabile che sono sopraggiunti stanchezza e sonno), Sara si attacca alla bottiglia dell'acqua cercando un pò di sollievo...

Mezzanotte e dintorni: Davide, dai alzati bello che ti porto a casa...ci vestiamo...e poi vestiti di tutto punto in una casa dove la temperatura minima è sui 25 gradi ci fermiamo fino all'una e mezza a parlare di cose serie (incredibile solo a dirsi) in piedi davanti la porta d'ingresso.

Beh il massimo. Anzi no, il massimo l'ho raggiunto tornato a casa: dato che il freddo ormai mi aveva svegliato, ho fatto le 4 di notte guardando "Il signore degli Anelli- La compagnia dell'anello", sarò normale?

Domenica mattina. Che facciamo, che non facciamo. Oziamo? No, andiamo ai Granai. Devo fare il regalo di laurea a Sara. Si, ma allora se è così perchè l'unico che compra sono io, ritrovandomi con 2 paia di scarpe e con 175,50 euro in meno sul conto in banca?



L'importante nella vita è avere le idee chiare, però...




4 commenti:

Anonimo ha detto...

^^ questo post non se lo è filato nessuno.... vabbè, il primo commento lo lasciamo noi!

Anonimo ha detto...

E spendili du sordì che c'hai il denaro pe fa la guerra all'Iraq da solo!!!!
Povera commessa/o del negozio di scarpe, se hai fatto come per gli occhiali stiamo freschi!

....me servono 20 mioni mafa...20 mioni.....

Anonimo ha detto...

dai retta a me: il weekend ti è andato di lusso...

The Captain ha detto...

Per Fox: ho capito hai combinato un altro dei tuoi soliti casini........ESATTO!?

Per sottozero: letta e-mail...mamma mia noi siamo andati de lusso!

Per L&L: ma se ho degli amici su cui contare che colpa ne ho io? State sempre a fa li puzzle!!!!;-)